Oggi pomeriggio, alle ore 18:00 (stadio Diego Armando Maradona), andrà in scena il match tra Napoli e Bologna. Gli azzurri di Calzona, privi ormai di importanti ambizioni europee (ma con la Conference League ancora possibile), ospiteranno i ragazzi di Thiago Motta, attualmente al quarto posto ed in piena corsa per una storica qualificazione alla prossima Champions League.

Probabili formazioni

Il Napoli scenderà in campo con il classico 4-3-3. Pochi dubbi di formazione. Juan Jesus dovrebbe riprendere il posto da titolare di fianco a Rrahmani al centro della difesa. Olivera in campo dall’inizio, vista anche l’indisponibilità di Mario Rui (fuori per gonalgia). Ballottaggio Cajuste-Traoré per il ruolo di mezzala sinistra con lo svedese in vantaggio. Kvaratskhelia si è allenato senza problemi in settimana e quindi tornerà regolarmente dal primo minuto nel tridente con Osimhen e Politano.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Cajuste (Traoré); Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Calzona.

4-3-3 anche per il Bologna di Motta. Diversi dubbi di formazione: Calafiori potrebbe spuntarla su Beukema per affiancare Lucumi al centro della difesa. L’italiano potrebbe giocare anche a sinistra dove al momento è in vantaggio Kristiansen. In mezzo al campo ci sono El Azzouzi ed Urbanski a contendersi una maglia da titolare. In attacco Ndoye e Zirkzee dovrebbero essere sicuri del posto; incertezza sulla presenza di Saelemaekers dal primo minuto. Occhio alla possibile sorpresa Odgaard, per sfruttare il mismatch fisico nei confronti di Olivera. Situazioni di gioco che si sono susseguite negli ultimi periodi. Scalpita anche Orsolini.

BOLOGNA (4-3-3): Skorupski; Posch, Calafiori (Beukema), Lucumí, Kristiansen (Calafiori); Freuler, Aebischer, El Azzouzi (Urbański); Saelemaekers (Odgaard), Ndoye, Zirkzee. All: Thiago Motta.

Analisi avversario e partita

Il Bologna è una squadra che punta molto sull'equilibrio tattico e sul possesso palla. Thiago Motta ha introdotto un approccio votato al possesso palla ed alla costruzione del gioco dalla difesa, con l’avvicendamento in mediana oltre che dei calciatori di ruolo, anche dei difensori Lucumi, Beukema, Calafiori e Kristiansen, che si alzano a turno in quella specifica posizione. Quando c’è da sviluppare gioco, i calciatori felsinei sono sempre attivi e si interscambiano i ruoli di continuo, cercando di fornire meno punti di riferimento possibili agli avversari. La ricerca della verticalità immediata su Zirkzee e della lateralità rappresentano delle costanti di gioco. L’attaccante belga è bravo sia dentro l’area che nel lavoro sporco lontano dalla porta. Grazie alla sua imponente stazza fisica riesce prima a proteggere e poi a pulire palloni supportando in maniera importante la manovra dei compagni.

In termini di modulo tattico e di posizioni in campo, Motta predilige il 4-3-3, con un centrocampo dinamico ed orientato al possesso palla, e tre attaccanti che si muovono in modo fluido per creare spazi ed opportunità. Complessivamente, il Bologna è una squadra che gioca un calcio propositivo, cercando di imporre il proprio gioco e sfruttare al meglio le caratteristiche dei singoli giocatori. Con una filosofia tattica basata sul possesso palla e sull'organizzazione difensiva. Proprio in merito alla fase di non possesso vengono utilizzate diverse tattiche di difesa, come il 4-4-2, il 5-3-2 o il 5-4-1. Queste disposizioni permettono alla squadra di adattarsi alle esigenze del momento e di creare una solida difesa.

Durante i 90’ di gioco, l'intensità del pressing portato dai felsinei varia a seconda dello svolgimento della gara. Ad esempio, se la squadra è in vantaggio, potrebbero decidere di fare blocco squadra con i reparti molto stretti, abbassando il ritmo del pressing alto per controllare la partita e limitare al minimo gli errori difensivi. Fondamentale in tal senso i rientri in copertura degli esterni offensivi. Viceversa, se sono alla ricerca di recuperare un risultato sfavorevole, potrebbero aumentare l'intensità del pressing per più minuti, alzando e rompendo spesso la linea difensiva (soprattutto i due centrali) con uscite singole in marcatura. Questo è lo scenario che si auspica di trovare il Napoli, che avrà la possibilità di uscire sia in palleggio, provando a mandare fuori giri le marcature ad uomo a tutto campo dei felsinei, sia in profondità con Osimhen.