Si è tenuto oggi al Parco dei Camaldoli un sopralluogo nell’ambito del Tavolo Tecnico istituito per coordinare le attività di riqualificazione messe in campo dal Comune di Napoli, dalla Città Metropolitana e dall’Ente Parco Metropolitano delle Colline di Napoli. Parteciperanno anche i presidenti delle Commissioni Verde e Ambiente, il Consigliere della Città Metropolitana delegato all’Ambiente e alla Forestazione, alcuni consiglieri comunali e rappresentanti della Municipalità 5, il presidente dell’Ente Parco Metropolitano delle Colline di Napoli, i tecnici della Città Metropolitana e del Servizio Progettazione e Gestione Grandi Parchi Urbani del Comune di Napoli. Uno dei problemi da risolvere che da anni sono presenti all'interno dello spazio, è il corretto smaltimento dei rifiuti, in modo da rendere le persone più sensibili a riguardo. Sono presenti gruppi di volontari che, nel weekend, offriranno la loro disponibilità al fine di dare un ulteriore sostegno per rivitalizzare il parco.
Il fine ultimo è quello di portare il Parco Camaldoli tra i più importanti polmoni verdi della città, situandosi sull'omonima collina, offre una sensazionale visuale su tutta Napoli e sui Campi Flegrei. Chiuso ormai da anni e dimenticato, lasciato al degrado, dal 2016, a causa della mancanza di fondi dal parte del Comune. Reso inagibile per delle infiltrazioni d'acqua e per l'assenza di personale e di addetti alla vigilanza.

Il progetto

I punti chiave e i principali obiettivi che ritroviamo all'interno del progetto sono:

  • Ripristino dei sentieri
  • Ripristino del sistema di illuminazione
  • Integrazione di aree di sosta/pic-nic
  • Ristrutturazione delle recinzioni per la messa in sicurezza
  • Rifacimento delle pavimentazioni
  • Riqualificazioni delle aree giochi
  • Sistemazione delle aree a verde 
  • Riqualificazione dei servizi igienici ad uso del pubblico
  • Riqualificazione dei locali adibiti al personale

La storia del parco e l'intreccio con la religione, l'ambiente e la cultura

l Bosco dei Camaldoli rappresenta un'importante riserva ecologica, ospitando una grande varietà di flora e fauna. È un polmone verde per la città di Napoli, contribuendo alla qualità dell'aria e offrendo un luogo di svago e relax per i residenti ei turisti. Dal punto di vista culturale, il bosco e l'eremo continuano ad essere un simbolo della storia spirituale e religiosa di Napoli. La presenza dell'eremo testimonia la lunga tradizione monastica e l'importanza della contemplazione e del rapporto con la natura nella vita religiosa. Nel corso dei secoli, l'eremo si sviluppò diventando un centro spirituale importante per la città di Napoli. I monaci dedicarono particolare attenzione alla cura del bosco circostante, che divenne noto per la sua biodiversità e per la presenza di numerose specie di alberi e piante. Il bosco era utilizzato dai monaci non solo per la meditazione e la preghiera, ma anche per la raccolta di erbe medicinali e altri risorse. Con la sua storia che si estende per più di quattro secoli, è un luogo di grande rilevanza sia ecologica che culturale per Napoli. La sua conservazione e valorizzazione sono essenziali per preservare questo patrimonio unico per le generazioni future.


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