Il nome di Milinkovic-Savic in queste ore è stato accostato al Napoli. Che ruolo avrebbe il serbo nello scacchiere azzurro?

Sergej Milinkovic Savic (Lleida, 27 febbraio 1995) è uno dei migliori centrocampisti della Serie A. Il serbo sa fare praticamente tutto: gol, assist, regia lunga e negli ultimi due anni, sotto la guida di Maurizio Sarri, ha affinato anche le sue doti tattiche. Il "Sergente", questo il soprannome che gli hanno attribuito i tifosi laziali, nell'ultima stagione ancora in corso, ha fatto registrare 40 presenze stagioni condite da 8 gol e 8 assist (Serie A - Europa League e Coppa Italia).

Può essere considerato a tutti gli effetti un centrocampista totale. Ha numeri di alta classe, grande protezione del pallone e visione di gioco. Nonostante la sua imponenza fisica, che lo rende pericoloso anche nelle incursioni aeree, riesce ad essere efficace anche nel gioco palla a terra. Il suo talento conserva sempre margini di miglioramento e lo dimostra l'efficacia che ha raggiunto quest'anno sui calci da fermo. Insomma, dopo otto anni alla Lazio, quest'estate sembra davvero il momento del grande salto per il 21 biancoceleste, complice anche un contratto in scadenza 2024.

La concorrenza sul calciatore è agguerrita, su tutte la Juventus ci ha messo gli occhi già qualche tempo fa. Ma prima di pensare al mercato i bianconeri dovranno affrontare altri temi più importanti. Ed è in questo scenario che la candidatura del Napoli come prossima destinazione del serbo si fa sempre più concreta. Le uniche perplessità riguardano ovviamente l'ingaggio, se sono vere le richieste di 5 mln netti a stagione, considerando anche che il club acquirente non potrà usufruire del decreto crescita. Il cartellino invece non rappresenterebbe un problema, considerata sia la scadenza che i buoni rapporti che corrono tra Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito.

Come giocherebbe Milinkovic Savic al Napoli?

Un calciatore come Milinkovic Savic non faticherebbe a trovare la sua collocazione tattica all'interno del progetto tecnico del Napoli. Troppe le caratteristiche del serbo che sembrano incastrarsi perfettamente nelle dinamiche proposte da Luciano Spalletti in questa stagione. Il Sergente è un calciatore duttile. il suo ruolo di partenza è centro destra a tre sulla mediana, ma come abbiamo già specificato non è uno di quelli che vive di posizione. Dotato di enorme intelligenza tattica e senso degli spazi, riesce a collocorsi benissimo in un'idea di calcio posizionale come quella avanzata degli azzurri.

Il serbo oltre a integrarsi perfettamente dal punto di vista tecnico e tattico, fornirebbe anche ulteriori soluzioni offensive come il tiro da fuori o l'inserimento senza palla sia su azione manovrata che su gioco aereo. Andando ad affiancare Victor Osimhen in area da rigore, i cross che vengono dalle fasce diventerebbero un vero grattacapo per le difese avversarie. Due quasi immarcabili e che giovano l'uno all'altro.

Altro aspetto importante potrebbero essere le conclusioni da fuori. Unico vero gap del Napoli di quest'anno. Basta pensare che su oltre 100 gol stagionali solo uno è arrivato da conclusione da lontano (Kvaratskhelia vs Monza alla seconda giornata).

Non sarebbe solo la fase offensiva a giovare dell'arrivo di Milinkovic Savic. Immaginiamo quante partite abbiamo visto con Lobotka ingabbiato dagli avversari. Ecco, immaginiamo ora di avere il serbo al fianco dello slovacco e proiettiamo la sua capacità di gestire palla nel corto e la sua predisposizione alla regia lunga. Il centrocampo del Napoli diverrebbe illegibile e difficilmente arginabile.

In sintesi, ci ritroveremmo in rosa un calciatore totale, capace di fare da partner sia ai componenti d'attacco che a quelli della regia. Milinkovic Savic sarebbe il profilo ideale per donare a Spalletti ulteriori margini di miglioramento ad un gruppo già altamente competitivo. Ma il mercato è lontano. E le variabili sono enormi. Ma sognare, quest'anno - si spera - che lo abbiano imparato a fare tutti. Senza contro indicazioni.