Nella due giorni di calciomercato targata Adicosp, che si sta svolgendo nella splendida cornice dell'Hilton Rome Eur La Lama, si è tenuto il panel "Il calciomercato tra strategia e comunicazione", dove è intervento il Direttore Sportivo Pierpaolo Marino. Che ha detto la sua anche sul Napoli, club con il quale ha vinto lo Scudetto nell'era Maradona: "Da Napoli sono partiti Spalletti e Giuntoli, due punti di riferimento per il tutto, il mister forse ancora di più, ma sono i Ds a subire maggiormente pressioni. Giuntoli è stato bravo a tenere motivati tutti, anche il tecnico quando aveva dissapori, poi latenti, con il presidente, e la sua assenza chiaramente pesa. Soprattutto perché ADL sta facendo tutto, ma c'è sempre bisogno di una persona che piloti. Presidenti che agiscono in prima persona, non vedono massimizzati i propri interventi. Di sicuro, però, tutto sì assesterà e il Napoli vivrà altri campionati di livello.

Capitolo Kvaratskhelia: "Alle volte l'insoddisfazione di base può creare inconsciamente una demotivazione, ma non è volontaria. E chiaramente dovrà discutere quanto prima il rinnovo, ma non credo questo incida sul campo: il fattore economico non è predominante, il Napoli sta vedendo la crisi di tanti campioni. Sono entrati in un circolo di negatività".

Nota conclusiva, una sua opinione sul mercato arabo: "Non lo vedo in modo negativo il fenomeno arabo, finora hanno protetto via giocatori a fine carriera alleggerendo il bilancio delle società, ma ora è vero che si stanno rivolgendo anche a giocatori in prospettiva. Questo è comunque creare una fonte per i club europei da poter reinvestire sul locale, e lo vedo pertanto di buon occhio: una nuova fonte di risorse per alimentare la fantasia dei club".