Dopo le fatiche di Supercoppa Italiana, e la deludente sconfitta allo scadere nella finale disputata contro l’Inter, il Napoli è già chiamato ad un altro importante test stagionale in chiave Europa, quest’oggi infatti all’Olimpico ad attendere i partenopei ci sarà una vecchia conoscenza, Sarri e la sua Lazio, appuntamento alle ore 18. 

I precedenti allo stadio Olimpico vedono in vantaggio i biancocelesti, 28 le vittorie interne, 19 i pareggi e 20 le vittorie azzurre, la Lazio non vince però dal 20 dicembre 2020, quando il match terminò 2-0, l’ultimo precedente a Roma tra le due squadre è datato 3 settembre 2022, quando gli allora nuovi acquisti, Kim e Kvaratskhelia, decisero il match ribaltandolo, 1-2 fu il risultato finale.

Lazio-Napoli: le probabili formazioni 

Lazio (433): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Rovella, Luis Alberto; Isaksen, Castellanos, Felipe Anderson. All. Sarri

  • Squalificati Zaccagni e Immobile, recuperato Castellanos per l’attacco; Isaksen favorito su Pedro a destra 
  • Patric infortunato, Gila al suo posto; ballottaggio tra Lazzari e Pellegrini, con il primo favorito 
  • Rovella in vantaggio su Cataldi, torna titolare Luis Alberto 

Napoli (3511): Gollini; Ostigard, Rrahmani, Juan Jesus; Di Lorenzo, Demme, Lobotka, Zielinski, Mazzocchi; Politano; Raspadori. All. Mazzarri

  • Tanti assenti nel Napoli, Osimhen e Anguissa ancora impegnati in Coppa d’Africa, Simeone out per la squalifica rimediata in Supercoppa, mancherà anche Kvaratskhelia (diffidato), oltre a Natan, Meret ed Olivera infortunati
  • Demme e Zielinski tornano titolari, Ngonge partirà dalla panchina, Politano dal 1’ in un ruolo inedito, alle spalle di Raspadori 
  • Di Lorenzo a destra, lasciando il posto di braccetto a Ostigard, che tra le insistenti voci di mercato sul suo conto, torna con una maglia da titolare 

Lazio-Napoli: cosa aspettarsi?

La Lazio sarà costretta a schierare un tridente inedito, dal primo minuto infatti partiranno Castellanos con al fianco di Isaksen e Felipe Anderson, in difesa troviamo Marusic sulla destra, la costruzione della Lazio con il numero 77 in campo passa soprattutto da lui, che in fase di possesso si alza con Gila che va a fare il braccetto a destra, in una sorta di difesa a tre, a quel punto Marusic si posiziona sulla linea di metà campo: 62.4 i tocchi di media (84% la precisione), il montenegrino inoltre si adatta potendo ricoprire sia la destra che la sinistra, alzando il baricentro della squadra sui 52m in costruzione.

Dal primo minuto tornerà anche Luis Alberto, il numero 10 all’andata fu il pericolo numero uno per il Napoli, sia per la visione di gioco sia per la precisione con cui dalla sinistra trovava imbucate per gli inserimenti degli esterni e delle mezzali, anche questa volta partirà insieme a Guendouzi dal primo minuto, i due hanno mostrato grandi cose in campo insieme, lo spagnolo infatti è il più pericoloso della Lazio palla al piede con 66.8 tocchi, 3 gol, 2 assist e 1.9 passaggi chiave di media (83% di precisione), a destra il numero 8 al contrario non ha compiti di costruzione, ma spesso e volentieri è cercato e trovato proprio dal numero 10 vista la sua propensione in avanti, partendo nei tre di centrocampo e avanzando tra le linee senza palla, sfruttando le sue caratteristiche, progressione e senso della posizione negli ultimi 25 metri.

In attacco la manovra passerà dai piedi di Felipe Anderson, miglior assistman della squadra (6), con 2gol, 47 tocchi e 1.1 passaggi chiave di media, infatti lo scarico sul brasiliano sarà la soluzione numero uno, probabilmente con l’aiuto di una mezzala a portare via l’uomo, si cercherà infatti di lasciare Felipe in uno contro uno, sua specialità, per poi trovare il fondo e cercare gli inserimenti in area di Castellanos, attaccante che a differenza di Immobile gioca di più spalle alla porta, ma il suo apporto si fa sentire in area di rigore, soprattutto nel gioco aereo e negli inserimenti alle spalle della difesa, infatti non lega il gioco toccando pochi palloni (21.3) e facendolo con poca precisione (65%). 

In fase difensiva la Lazio torna a quattro sulla linea difensiva, con Marusic che scala, Guendouzi torna in posizione di mezzala destra, il centrocampo però fa densità in particolare sugli esterni, infatti in fase di non possesso Sarri chiede sacrificio ai due esterni offensivi, che scendono a formare una linea a cinque sulla metà campo, la squadra comunque non si abbassa, il baricentro rimane sui 50m, questo perché una delle caratteristiche difensive del tecnico toscano è quella di difendere aggredendo le linee avversarie, andando con il proprio vertice basso a prendere il regista avversario, scelta sicuramente rischiosa ma se fatta con i tempi giusti annulla totalmente la pericolosità del possesso azzurro.

Il match sarà di certo ricco di tensione, la posta in palio conta tanto, e le numerose assenze aumentano il bisogno di risultato, vincere in queste condizioni infatti darebbe una notevole spinta dal punto di vista del morale (oltre che della classifica). La squadra di Mazzarri dovrà riguardarsi soprattutto in fase di costruzione, la Lazio (così come lo scorso anno) è probabile che cercherà di uscire con i propri centrocampisti per aggredire immediatamente il vertice basso azzurro, ma la scelta di Demme e Lobotka potrebbe essere interessante in tal senso, il doppio play con la possibilità di cambiare a due a centrocampo (con Zielinski alto) potrebbe mandare fuor tempo il pressing avversario non andando mai in inferiorità numerica palla al piede.