Tra le farneticanti dichiarazioni che negli ultimi tempi ha pronunciato l’indagato Andrea Agnelli, ormai sempre più simile al celebre giapponese Hiroo Onoda per quanto riguarda il suo attaccamento disperato alla SuperLega, ce n'è una che forse si può salvare, legata al tentativo di fare qualcosa per non allontanare i giovani dal Calcio.

Per questo abbiamo deciso di fare un piccolo gesto in tal senso e abbiamo pensato: in che modo possiamo descrivere una squadra che ha distrutto il campionato a quasi un girone dal termine, annientando sportivamente gli avversari? Quale metafora potremmo usare? Cinematografica? Troppo usurata. Le serie TV? Sì, i giovani le adorano ma, anche qui, abbiamo già dato. Musica allora? Potremmo, ma abbiamo bisogno di qualcosa di meno ecumenico, la musica piace a tutti. Noi vogliamo i giovani!

Ebbene, l’idea alla fine è arrivata: la risposta sono… gli Anime! Anzi, uno in particolare, la cui prima parte dell'ultima stagione è appena uscita: L’Attacco dei Giganti! Shingeki no Kyojin!

Ecco quindi, solo per voi, tifosi del Napoli e amanti dei manga, una rubrica “one shot” dal titolo:

A quali Giganti somigliano i giocatori del Napoli?

Si parte!

Gigante d’Attacco = uno dei personaggi simbolo dell’Anime, impersonato anche dal protagonita Eren Jaegar, il Gigante d’Attacco, alto 15 m, è adatto nei combattimenti corpo a corpo ed è un po’ il personaggio simbolo dell’intera saga. Si lancia all’attacco senza mai risparmiarsi, spesso perdendo un pizzico di lucidità. Ad un certo punto acquisisce anche la capacità di indurire la propria pelle, usando quest’abilità per chiudere una breccia del Wall Maria. Ebbene, chi è quell’uomo d’attacco, simbolo della squadra, che ha reso la propria pelle più corazzata indossando una maschera di protezione? Ça va sans dire: il Gigante d’Attacco può essere solo lui: Victor James Osimhen!

Gigante Martello = ha come dono quello della creazione. Sua infatti è la capacità di realizzare complesse strutture cristalline e manipolarle per ottenere armi. Ha inoltre la caratteristica unica di avere il suo possessore non all’interno della nuca, come tutti gli altri Giganti, ma ovunque egli voglia. Uno e un solo nome del Napoli unisce capacità creativa a tenera timidezza: il Gigante Martello del Napoli proviene da una terra che in passato era sotto la bandiera che un martello ce l’aveva tra i simboli, e ora difende i colori azzurri e quelli della sua amata Georgia. Il Gigante Martello è Khvicha Kvaratskhelia!

Gigante Colossale = Uno dei giganti simbolo della saga, il primo a spaventare nel primissimo episodio con la sua gigantesca figura che sovrasta il muro esterno del Wall Maria. Il Gigante che più di tutti dà l’idea di imponenza, di insuperabilità ed invulnerabilità. Bonus: Anche il particolare meccanismo termoregolatore del suo corpo, che fa sì che egli sia sempre ricoperto di una nube di vapore, fornisce un indizio su chi possa essere nel Napoli. Beh, lo sapete che il popolo coreano ha una particolare mutazione genetica che permette loro una sudorazione inferiore alla nostra? Adesso è più semplice capire. Del resto, forse non ci avete mai fatto caso, ma se aguzzate le orecchie, al suo ingresso nell’anime, da lontano potete udire un grido ripetuto, che è: Kim – Kim – Kim!

Gigante Bestia = La precisione nel tiro è la caratteristica principale di questo Gigante dalle sembianze animali (è una scimmia) e dal busto imponente, quasi tozzo. Ha inoltre grandi capacità di regia, al punto che diversi giganti obbediscono ai suoi ordini ed è uno dei pochi Giganti che ha l’abilità di parlare. Uno e un solo nome per la Bestia: precisione estrema nei passaggi, uomo ovunque, che lascia parlare il campo da oltre un anno: Stanislav Lobotka!

Gigante Corazzato = ha l’abilità di far comparire su di sè una corazza molto resistente, nei punti che egli preferisce. Può decidere se usarla come arma d’attacco o come scudo per i compagni. Anche se il suo aspetto è dichiaratamente ispirato al wrestler Brock Lesnar, il nome più indicato per essere il gigante corazzato non può che essere: Frank Zambo Anguissa!

Gigante Carro = non ha particolari abilità, né nell’attacco né in difesa. Ciò lo rende meno essenziale, apparentemente, rispetto ad altri. Tuttavia il Gigante Carro ha la capacità di poter restare nella sua forma da Gigante per lunghi periodi, a differenza di tutti gli altri, al punto che al ritorno nella sua forma umana spesso dimentica l’uso delle gambe. Non nascondiamo che qui la scelta è stata dura. Se volessimo concentrarci più sul fatto che, fra tutti i Giganti, questo è quello per il quale meno si capisce fra Possessore e Gigante chi sia il titolare e chi la riserva  – per dirla in termini calcistici – e in più sul fatto che è anche chiamato il Gigante quadrupede, allora la scelta cadrebbe sulla fusion meglio riuscita del Napoli attuale, l'unico titolare con quattro gambe: Politano/Lozano! Se invece vogliamo concentrarci più sulla preziosissima attività di supporto, che in fin dei conti si rivela utilissima strategicamente, la scelta allora ha una sola opzione: il diamante grezzo che quest’anno sta mostrando la sua lucentezza partita dopo partita: prima si stava larghi, ma adesso tutti quanti sono saliti sul Carro dell’uomo venuto dalla Macedonia del Nord: Eljif Elmas!

Gigante Mascella = La chioma fluente potrebbe essere un primo superficiale indizio; il secondo è il fatto che non spicca per altezza rispetto ad altri; il terzo: se si potesse indicare quale Gigante ha il dono, tutto napoletano, della “cazzimma” sarebbe questo: azzanna tutto e tutti con unghie e denti, con una rapidità impressionante. A questo punto il dado è tratto: un nome solo per il Gigante Mascella: il Maestro. Mario Rui!

Gigante Femmina = è utilizzato soprattutto in combattimenti ravvicinati per la sua versatilità, inoltre è uno dei Giganti più veloci e resistenti e ha la capacità di emulare il potere degli altri giganti. Il suo primo possessore conosciuto è la giovane Annie, addestrata sin da piccola dal padre a questo scopo. Annie ha ottenuto il Gigante tramite una dedizione al sacrificio non comune. Un solo uomo per questo Gigante, simbolo di sacrificio, costanza, duro lavoro: colui che da gregario è diventato Leader: il nostro capitano. Giovanni di Lorenzo!

Gigante Fondatore = Il primo dei nove giganti, che racchiude in sé la possibilità di creare e controllare i giganti puri, nonché quella di manipolare i ricordi, anche quelli appartenuti a precedenti possessori. Tutte queste abilità sono sintetizzate in un dono: La Coordinata. C’è solo un uomo che può essere il fondatore. Colui che ha le chiavi di Castel Volturno nonché della panchina e del campo del Maradona. Colui che ha saputo evolvere i Napoli precedenti, che pure avevano tanta bellezza ed efficacia, da Mazzarri a Benitez, da Ancelotti a Sarri, fino a mettere, nel suo navigatore personale come coordinate di destinazione il trionfo finale. No doubt: Il personaggio con il quale chiudiamo questa carrellata sulla Squadra dei Giganti, il Gigante Fondatore, che fa rima con Tricolore, è Luciano Spalletti!