Le recenti parole di Antonio Conte sul palco di Dimaro hanno suscitato un dibattito interessante, ma soprattutto hanno messo in luce la sua integrità e il rispetto verso le squadre che ha allenato. Durante l'evento per la presentazione ufficiale della rosa del Napoli 2024-25, Conte ha rifiutato di unirsi al coro "Chi non salta juventino è", spiegando che il rispetto verso la Juventus, e più in generale verso tutte le squadre che ha allenato, è per lui fondamentale.

Le dichiarazioni

Questa posizione di Conte non è solo rispettabile, ma anche coerente con le sue dichiarazioni passate. Non è la prima volta che l'allenatore leccese esprime il suo attaccamento e la sua lealtà verso ogni squadra con cui ha lavorato. "Sarò il primo tifoso di ogni squadra che allenerò" ha dichiarato in passato, e queste parole sono state confermate anche ieri sera quando ha detto: "Il primo tifoso della NOSTRA squadra lo avete qui, su questo palco".

foto riportata dal sito www.quotidianonapoli.it

Un virgolettato da specificare

L'uso del pronome possessivo in maiuscolo "NOSTRA" non è un dettaglio trascurabile. Anzi, sottolinea l'importanza del legame che Conte sente con la squadra attuale, una connessione che va oltre la semplice professione. Questo dettaglio, a volte trascurato da alcune agenzie di stampa, è cruciale nell'anno della rinascita della società, che necessita di una nuova disciplina e dedizione al lavoro, ma anche di un forte legame tra tutte le componenti: dirigenza, staff tecnico e tifosi.

Orgoglio Partenopeo

Per i tifosi azzurri, è altrettanto importante sostenere la loro identità e il loro distacco sportivo e storico dai colori che non appartengono alla loro terra e alle loro tradizioni. Questo desiderio di dissociarsi è comprensibile e rispecchia - purtroppo - le attualità politiche che spesso tendono a dividere il paese. Tuttavia, è proprio in questa diversità di opinioni che si può trovare un punto di incontro.

Unità d'intenti

Le ideologie di Conte e dei tifosi partenopei percorrono due rette parallele, viaggiano separatamente, ma identitarie a tal punto da propendere nello sfociare in un mare comune, quello azzurro: con l’unità d’intenti di dare vita a un’annata calcistica carica di emozioni e di passioni. La capacità di Conte di rispettare il passato, mantenendo allo stesso tempo una forte dedizione al presente, serve da esempio per tutti. In un mondo del calcio spesso segnato da rivalità accese e mancanza di rispetto reciproco, Conte dimostra che è possibile essere fedeli ai propri valori e, al contempo, costruire un futuro brillante con la squadra attuale.

Una qualità da preservare

Le parole di Antonio Conte a Dimaro sono un segno di grande professionalità e rispetto per il calcio, ma la platea azzurra non è stata da meno: vanto e gloria per i propri colori, orgoglio e appartenenza per chi spesso, come loro, sono oggetto di disprezzo negli stadi italiani. La coerenza è un bene inestimabile e la sua integrità è una qualità che dovrebbe essere celebrata in ogni dove, poiché rappresenta un ideale verso cui tutti dovrebbero aspirare.