Si è verificato questa mattina un incendio in prossimità di una discarica a Napoli, che ha creato disagi anche in prossimità del casello autostradale Napoli-Salerno.

L'incendio si è propagato nell'ex campo nomadi di via Mastellone a Barra, nell'area orientale di Napoli, la zona è stata posta sotto sequestro a causa dei roghi tossici di rifiuti e oggetto di un progetto di bonifica che vede impegnato il Comune di Napoli, ArpaCampania ed i vigili del fuoco.

Un evento analogo si è verificato poco più di un mese fa, nella stessa zona. (https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/990)

Secondo le prime informazioni, l'incendio si svilupperebbe in più punti strategici, lasciando pensare ad una matrice dolosa. Sul posto stanno operando diverse squadre di vigili del fuoco per spegnere le fiamme.

"La cosa che mi fa rabbia, è che è passato un altro anno senza che le strade che portano al campo nomadi diano state chiuse ai delinquenti e che nessun piromane sia stato beccato e denunciato dalle forze dell'ordine. Stamattina non si respira. È una cosa vergognosa. Sono contento che in città si stiano facendo tante cose, ma lo sguardo si interrompe a Ponticelli e Barra. Alzarsi la mattina e trovarsi con una colonna di fumo nero che proviene da Via Mastellone ti fa capire che un anno, dall'ultimo incendio all'ex campo Rom è passato invano. Chiudete le strade di accesso" - sono le parole del consigliere comunale Massimo Cilenti.

L'origine dolosa del rogo

L'incendio è scoppiato questa mattina a Barra, intorno alle 07:00, per poi svilupparsi in più punti strategicamente, cosa che lascia pensare un'origine dolosa.

Sul posto stanno operando più squadre dei vigili del fuoco: la 1/b dalla sede centrale e la 9/b dal distaccamento di Ponticelli, oltre ad una ABP (Autobotte) di circa 28 mila litri e un carro auto protettore a seguito, per il cambio delle bombole d'aria per i vigili del fuoco che stanno operando sul posto da tre ore. Solo una settimana fa un altro grosso incendio, anche quello di probabile origine dolosa, ha devastato a Napoli la collina dei Camaldoli (https://www.napolinetwork.com/napoli-ancora-acceso-lincendio/).

Interviene l'ARPAC: "sono stati bruciati pneumatici e altre sostanze tossiche"

È stato installato nei pressi del luogo dell’evento, ed è già operativo da stamane, un campionatore ad alto flusso di aria per la ricerca di diossine e furani dispersi in atmosfera, allo scopo di monitorare le concentrazioni di tali contaminanti generati a seguito dell'incendio.

I dati disponibili delle stazioni fisse di monitoraggio della qualità dell'aria più vicine al luogo dell'incendio mostrano, nell'intervallo tra le ore 7 e le ore 10, concentrazioni orarie degli inquinanti monitorati in linea con l'usuale ciclo giornaliero.

Tali concentrazioni sono rimaste al di sotto dei limiti di legge applicabili e non manifestano andamenti che possano essere chiaramente riconducibili all'incendio.

Il progetto di bonifica e di riqualificazione del territorio

Si inizierà con lo smaltimento dei rifiuti speciali, nei primi dieci giorni di giugno, impegnando 1 milione di euro, in modo da consentire l'intervento dei vigili del fuoco in caso di incendi.

In seguito si procederà allo smaltimento di tutti i rifiuti, intervento per il quale è prevista una spesa di circa 5 milioni.  Si tratta del primo atto della bonifica di via Mastellone, ha sottolineato l'Assessore alla Sicurezza, importante perché limita il problema delle fumarole.

Infine verrà posta una pattuglia della Polizia Municipale fissa e un servizio di videosorveglianza, la quale avrà lo scopo di controllare e monitorare eventuali depositi di rifiuti illeciti.

"Vorrei esprimere il mio disappunto riguardo a un nuovo incendio stamane a via Mastellone, nel quartiere Ponticelli. A distanza di un anno preciso dall'incendio doloso e inquinante che ha colpito l'area, ci troviamo ancora al punto di partenza. Le opere che avrebbero dovuto impedire l'accesso e prevenire ulteriori incidenti non sono state avviate. Era il minimo aspettarsi che, in attesa delle bonifiche, si chiudessero le strade di accesso all'area. Invece, nulla è stato fatto, permettendo il continuo scarico illegale e nuovi incendi. È inaccettabile trovarsi ancora in questa situazione. Nonostante le numerose riunioni e incontri, non si è registrato alcun progresso. Siamo ancora al punto di partenza". - sono queste le ultime dichiarazioni di Massimo Cilenti.