La notizia del rinnovo imminente di Amir Rrahmani è un segnale importante per il futuro degli equilibri difensivi del Napoli.

Mentre la città ha gli occhi puntati su Kim e sulle notizie che riguardano i club inglesi pronti a pagarne la clausola - Manchester United su tutti- il club blinda quello che forse rappresenta il vero segreto delle fantastiche prestazioni del coreano oggi e di Koulibaly ieri.

Kim, alla prima stagione in Serie A, ha dimostrato subito un livello esecutivo da top player del ruolo. Altissima capacità di concentrazione, doti fisiche eccellenti e capacità decisionale non comune. Ma, nel calcio moderno, da soli non si va da nessuna parte. Conta senza dubbio il contesto in cui agisci.

In questo senso, giocare al fianco di Rrahmani è stato sicuramente un vantaggio enorme. Il kossovaro non ruba l’occhio ai più, ma si è dimostrato un difensore che lavora con la testa più che con i piedi e con il fisico.

Già lo scorso anno, Amir ha scalzato dalle gerarchie uno degli investimenti più cari del club, Manolas, contribuendo a migliorare le prestazioni anche di Kalidou Koulibaly, in flessione costante nel post Sarri e dopo l’addio di Raul Albiol.

Nessuno sa cosa riserva il futuro. Se Kim dovesse restare a Napoli sarebbe la soluzione ideale. Ma nel caso dovesse partire, il club si è assicurato, con il rinnovo di Rrahmani, un vero e proprio allenatore in campo. Una guida silenziosa, un top dal punto di vista delle letture difensive e gestione posizionale. Un leader difensivo di quelli che facilitano l’integrazione dei compagni.

Sul mercato, paradossalmente, è più difficile trovare caratteristiche come quelle di Albiol (Rrahmani) che come quelle di Koulibaly (Kim). Questo scotto, il club non vuole riviverlo e con il rinnovo di Amir si prepara a ogni evenienza. È il calciomercato, bellezza. Non puoi controllare tutto. Ma puoi trovare soluzioni.