Il cuore pulsante di mamma Africa si chiama Marocco. La prima squadra dell’antico continente a raggiungere le semifinali di un campionato mondiale. Questa squadra non si contraddistingue per solo agonismo e compattezza, ma anche per qualità e organizzazione di gioco. Movimenti senza palla, ripartenze create con intelligenza e piazzamenti ben delineati per creare la giusta finalizzazione. Una squadra meravigliosamente genuina che ci ha deliziato: un giaguaro tra i pali dal nome Bono, i più rinomati Hakimi, Amrabat, Zyech En-Nesyri che fa gol ma soprattutto Boufal. Finalmente Boufal oserei dire, un calciatore tanto osannato che aveva tutti gli onori per una grande carriera ma che proprio nel suo momento topico (trasferimento nel 2016 al Southampton per quasi 19 mln di euro) ha dovuto affrontare un inspiegabile downgrade. Un plauso di dovere va al tecnico Wales Regragui, una carriera da arcigno difensore ma che nelle vesti di CT sta regalando un meraviglioso sogno al suo popolo.


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