L’impatto che ha avuto Rasmus Winther Højlund sulla Serie A ha stupito tutti ed ha anche attirato le attenzioni dei grandi club italiani. Anche il Napoli ha messo gli occhi su di lui nel caso in cui in estate Osimhen ritenga conclusa la sua esperienza in Italia e scelga di trasferirsi altrove.

Classe 2003, alto 1.91m ed ha nel mancino il suo piede preferito, il danese si sta confermando imprescindibile nell’undici titolare nerazzurro, schierato come punta al fianco di Lookman nel 3-4-1-2 gasperiniano.

I suoi numeri in carriera

Fin’ora in campionato ha collezionato già 6 gol e 2 assist in 11 apparizioni dal primo minuto, in totale ha calcato il terreno di gioco per 1043’ a cui vanno aggiunti i 63’ disputati in Coppa Italia conditi da un’ulteriore realizzazione.

E pensare che l’attaccante cresciuto nelle giovanili del Copenhagen non partiva certamente come prima scelta dell’attacco atalantino, arrivato a pochi giorni dalla chiusura del mercato dallo Sturm Graz per 17 milioni di euro, ha trovato la continuità grazie ai continui forfait di Zapata e Muriel.
A suon di gol e prestazioni ha ben presto scalato le gerarchie ed ora dai suoi piedi passano le speranze Champions del club, al momento appaiato al sesto posto a -3 dal quarto.

A convincere la dirigenza della Dea ad investire sul giocatore sono stati probabilmente i numeri delle stagioni trascorse in Austria: ha contribuito al gol in ben 16 occasioni, 12 gol e 4 assist, in appena 21 gare e 1809’ disputati, ha dunque inciso sul match con una sua giocata ogni 113’.

Il "Nove" del futuro?

Il giovane scandinavo ha come doti principali uno scatto bruciante con e senza palla, la sua stazza imponente ed un buon feeling con il gol, queste sue caratteristiche insieme alla sua provenienza gli sono valse un ambizioso paragone con quello che è il nove attualmente più forte in Europa, Erling Braut Haaland.

Probabile che l’Atalanta speri di vederlo giocare al Gewiss Stadium per almeno un’altra stagione ma, visto il numero delle pretendenti, c’è il rischio che in estate si scateni un’asta per aggiudicarsi le prestazioni del gioiellino danese.

Ad Hojlund la personalità certo non manca e non avrebbe problemi a giocare come unica punta nel 4-3-3 adottato da Spalletti, può essere lui l’erede di Osimhen al centro dell’attacco azzurro?