Una grande notte di calcio al Santiago Bernabeu di Madrid. Gli azzurri scendono in campo per affrontare i padroni di casa del Real, match valevole per la quinta giornata di Champions League. Secondo test probante per continuare a testare la bontà del nuovo corso Mazzarri, dopo la bella vittoria di Bergamo ed in attesa delle sfide contro Inter e Juventus.

La partita

Come dichiarato da Carlo Ancelotti in conferenza stampa, il match di stasera potrebbe seguire la falsariga di quanto accaduto all'andata. Uno scontro equilibrato e d'attesa soprattutto da parte dei blancos, vista la tranquillità che nasce dal primo posto in classifica ormai consolidato. Gestire il match concedendo capacità di manovra al Napoli per larghi tratti dei 90' di gioco, per poi sfruttare le ripartenze in contropiede, con la possibile scelta di puntare su un duo d'attacco veloce composto da Brahim Diaz e Rodrygo. Senza dimenticare il grande senso di smarcamento tra le linee di Bellingham e gli inserimenti di Valverde. Questo potrebbe essere il piano gara preparato dal tecnico di Reggiolo, che punterà a non dare particolari punti di riferimento ai ragazzi di Mazzarri.

Tornando proprio in casa Napoli, l'avvento del tecnico di San Vincenzo sembra aver riportato nella testa dei giocatori quella voglia di comandare la partita, con tutti i rischi che ne conseguono. Ovviamente serviranno delle altre verifiche, ma il primo tempo di Bergamo ha rafforzato ulteriormente questa previsione, che sicuramente risulta più congeniale per questo specifico gruppo di calciatori. Volendo entrare nei tatticismi, si è rivista una linea difensiva molto più alta, in alcuni casi con enorme coraggio anche nei minuti finali (foto). Natan e Rrahmani costantemente in pressione nella metà campo avversaria: il brasiliano, particolarmente, ha avuto maggiori possibilità di tentare l'anticipo in zone alte e più liberta in impostazione con il suo ottimo sinistro. Anche la fase di non possesso generale è sembrata finalmente meccanizzata ed ordinata. Ciò dimostra che la squadra crede tanto nello sviluppo di questi particolari concetti di gioco e li percorre con grande convinzione al di là degli eventi. Un segno di grande mentalità ritrovata.

Mister Mazzarri è entrato con enorme rispetto nello spogliatoio azzurro ed almeno inizialmente si è affidato totalmente a loro, perché sa che si gioca ogni 3-4 giorni e c'è poco tempo per inculcare nella loro testa fin da subito tutti i suoi codici di gioco. Lui è il primo sostenitore di questo gruppo di ragazzi, li stima enormemente, e li sta aiutando nel processo di ritorno ad una proposta di calcio più consona alle loro qualità. I calciatori hanno apprezzato molto questo tipo di approccio. Da sottolineare - inoltre - l'ottimo intervento sulla preparazione da parte del preparatore Pondrelli: carichi più intensi nei primissimi giorni, susseguiti da normalizzazione del lavoro con priorità per sedute di rapidità e brillantezza.

Tornando al campo, si sono intraviste delle novità pure in fase di prima costruzione dal basso: tanto gioco di sponda e scarico tra Gollini e Lobotka (foto) verso i due centrali difensivi più aperti, oppure con Zielinski ed Anguissa che si abbassavano a turno per fornire un'altra opzione di gioco. Spesso si è andati anche diretti su Raspadori, saltando la prima linea bergamasca, ma con palloni troppo alti per l'ex Sassuolo. Con il ritorno di Osimhen, ovviamente, sarà tutt'altra storia. Avversario dopo avversario capiremo se questo interessantissimo lavoro verrà portato avanti in tutte le partite o solo contro avversari specifici. Portarsi il nemico nella propria area è pericoloso, specialmente ad inizio manovra, ma se il tutto viene fatto con precisione, organizzazione e coraggio, i benefici superano di gran lunga i rischi.

Proprio come accaduto in alcune circostanze nella partita d'andata (foto), situazioni di gioco del genere le vedremo pure stasera al Bernabeu, dove gli azzurri - in fase di costruzione - prediligeranno per l'uscita sui terzini, e grazie al lavoro di Anguissa e Zielinski, che abbasseranno il proprio raggio d'azione per attirare il movimento delle mezzali madrilene, si proverà a premiare l'inserimento alle spalle di Lobotka, pronto ad azionare le ripartenze offensive. Si lavorerà anche con combinazioni da esterno ad esterno, sempre per superare la pressione avversaria, e con verticalizzazioni dirette verso la prima punta. Mazzarri ha dichiarato che Osimhen giocherà almeno un tempo, vedremo se partirà dal primo minuto o subentrerà a gara in corso.

In fase di non possesso, invece, servirà una prestazione ordinata e di grande concentrazione. Reparti stretti e compatti soprattutto in mezzo al campo per cercare di limitare le incursioni offensive dei singoli spagnoli.

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