"Questo sarà l'anno in cui si vedrà che è tornato lo Stato nelle zone franche. Lo dico alla criminalità organizzata che a Caivano pensa di intimidirci con le sue paranze. Risponderemo colpo su colpo: non ci fate paura". Queste le parole della premier Giorgia Meloni all'Assemblea di Fdi dopo i recenti avvenimenti al Parco verde di Caivano.

Arrivate nuovamente le parole di don Maurizio Patriciello, che denuncia la stesa della scorsa notte considerando il fatto come una minaccia diretta proprio allo Stato, per difendere quella che è diventata ormai una delle piazze di spaccio più grandi d'Europa: "Gli spari che ci sono stati l'altra notta vanno interpretati, bisogna capire se c'è una lotta tra i clan, se è stata la maledetta droga. Perché una cosa va detta con grande chiarezza: il Parco Verde è diventato una delle più grandi piazze di spaccio d'Europa e la vengono a comprare i napoletani professionisti, quelli con la cravatta, la camicia, quelli che poi vengono chiamati dottori.

Vengono a comprare la droga a Caivano da Caserta sempre i professionisti. E anche se guardi gli ultimi due morti per overdose vedi che uno era di Cicciano e l'altro di Maddaloni, nessuno di Caivano.

Il discorso della pericolosità della droga venduta al Parco Verde va fatto anche sulle bambine stuprate. Perché dobbiamo pensare che abbiamo toccato in questi anni anche il punto del dramma della pornografia, alla quale i bambini possono accedere ad ogni ora del giorno e della notte, senza che nessuno li controlli.

Io non ho mai creduto che Carabinieri e Polizia potessero risolvere i problemi. Ci vuole anche l'esercito di maestri elementari, ci vuole l'esercito di assistenti sociali, ci vuole il lavoro, ci vuole lo sport sulla cultura però ad essere onesti servono anche le forze dell'ordine ora. Io sugli spari non ho una interpretazione esatta, può essere il frutto di una di lotta tra clan visto che ora i capi stanno tutti in galera e loro si stanno si stanno spartendo il territorio. Se è così dimostra tutta la loro debolezza, perché una stesa di spari nel Parco Verde in questi giorni una persona intelligente, non l'avrebbe fatta.

Abbiamo gli occhi addosso di tutta l'Italia e del Governo, del Parlamento, del Presidente della Repubblica. Vuol dire che sono stupidi, non spari in un quartiere nel momento in cui l'Italia intera tiene gli occhi puntati su di te. Questo vuol dire che sono in grossa difficoltà, quindi non è un segnale di forza, è un segnale di grande debolezza, questa è la mia visione. Poi è possibile anche che sia una sfida allo Stato".