Aurelio De Laurentiis, negli ultimi mesi, è passato dalla massima euforia per la vittoria dello scudetto alla delusione per una stagione, quella del Napoli, che al momento, senza la qualificazione in Champions League sarebbe fallimentare. Antonio Giordano fa un'analisi sul patron sulle pagine del Corriere dello Sport: "Il Napoli di Spalletti non c’è quasi più, ha mutato non solo la natura ma pure i connotati, ha una dimensione insospettabile appena nove mesi dopo, il periodo di gestazione di un fenomeno – si chiama autodistruzione – però già vissuto e sopportato e poi ha lasciato lì, sommerso dal cumulo d’emozioni che hanno sempre un senso e diventano egualmente dominanti".

"Non c’è niente di clamorosamente inedito in questa catastrofica espressione del fallimento post-scudetto, la nemesi calcistica che si è abbattuta su squadre stellari, stravolte dentro da rivolte scioccanti. Aurelio De Laurentiis ha dissolto in un nano secondo il capitale da se stesso alimentato nell’esercizio di un ventennio luminoso, ed ha bruciato la possibilità di ergersi a dominatore d’un tempo – per vanità o per supponenza è persino un dettaglio – e deve convivere con un rimpianto che specchiandosi nel bilancio può essere cancellato solo con la forza autentica d’un Progetto capace di cancellare gli amari ricorsi storici", ha concluso Antonio Giordano.