Rudi Garcia, nonostante due anni di lontananza dal calcio che conta che non gli hanno permesso di mantenere un livello di aggiornamento adeguato, batte tatticamente il prodigio della panchina, il nuovo che avanza, il predestinato Thiago Motta. Il Napoli invece non sa più segnare, neanche su rigore. Osimhen e Kvaratskhelia hanno perso la piacevole abitudine di gonfiare la rete, ma hanno acquisito quella fastidiosissima di contestare le scelte dell'allenatore in diretta tv.

Mai fin qui il Bologna aveva chiuso il primo tempo con 0 tiri in porta. Il tecnico azzurro presenta un Napoli molto aggressivo, con baricentro alto e un primo pressing preciso e puntuale, quasi come se in settimana a Castel Volturno fosse passato un tecnico in attività a coadiuvare il "bollito" Garcia. Il Bologna non riesce mai a entrare in partita. Anche nel secondo tempo il copione non cambia. Il Napoli riesce a dare continuità a ritmo e intensità e produce tanto. Non è decisamente la serata degli attaccanti però. Kvaratskhelia non è brillante per 75 minuti, poi sfrutta una perla di Zielinski per insinuarsi in area e guadagnare rigore per un fallo di mano dopo un cross basso. Si presenta Osimhen. Il nigeriano aveva già preso un palo nel primo tempo. Palla fuori.

Il Napoli è in crescita. Ma, come già ha detto Garcia, non sfrutta quanto prodotto. Se non fai gol non vinci.