Esattamente 76 giorni dopo la 38esima giornata (4 giugno 2023), è di nuovo tempo di tornare in campo per una nuova stagione di Serie A, per i campioni d’Italia la corsa verso la difesa del tricolore parte da Frosinone, contro gli uomini di Di Francesco alle ore 18.30, al Benito Stirpe. Tanta la curiosità, dopo la stagione da record dello scorso anno, nel rivedere gli azzurri in campo, soprattutto alla luce dei sostanziali cambiamenti fatti, in particolare in panchina; trasferta però, da non prendere sottogamba, il Frosinone infatti oltre ad aver dominato la scorsa stagione di Serie B, emergendo soprattutto per le sue doti difensive, ha fatto vedere cose interessanti già nelle amichevoli pre stagionali, con qualche sprazzo del gioco propositivo e coraggioso di Di Francesco. I precedenti tra le due squadre in Serie A sono a senso unico, 4 le vittorie del Napoli in 4 precedenti nella massima serie italiana, con 15 gol fatti e appena 1 subito, il Napoli inoltre non ha mai steccato l’esordio con una neopromossa (13 vittorie e 4 pareggi), 2 sconfitte invece nei precedenti due esordi in A per il Frosinone.

Frosinone Napoli, le probabili formazioni

Il Frosinone dovrebbe scendere in campo con il 433, modulo che da sempre accompagna mister Di Francesco; in porta Turati, Oyono e Marchizza sugli esterni, Monterisi e S. Romagnoli al centro; centrocampo formato da Harroui, Mazzitelli e Brescianini; in attacco inamovibile Caso, ballottaggio tra Baez e Kvernadze, Borrelli in vantaggio su Cuni.

Il Napoli si schiera a specchio, 433 anche per Rudi Garcia; in porta Meret, sugli esterni Di Lorenzo e Olivera (in leggero vantaggio su Mario Rui), al centro Rrahmani in coppia con Juan Jesus; a centrocampo Lobotka e Zielinski confermati, dubbi su Anguissa, che proverà comunque ad essere in campo; in attacco out Kvaratskhelia, al suo posto Lozano sulla sinistra, Raspadori in vantaggio su Politano a destra, nessun dubbio sulla titolarità di Victor Osimhen; in caso Anguissa non recuperasse per partire dall’inizio, idea Raspadori mezz’ala e Politano (o Elmas) sulla destra per Garcia.

Frosinone-Napoli: cosa aspettarsi?

Per quanto riguarda la squadra di Di Francesco, come detto in precedenza, pare aver già assorbito la filosofia del proprio allenatore, improntata sulla qualità in uscita e la grande spinta degli esterni difensivi, a differenza di quello che si vedeva con Grosso in panchina la scorsa stagione. Tra i due centrali, il compito in impostazione sarà affidato a Simone Romagnoli, sul centro sinistra, che in fase di costruzione avanza maggiormente rispetto al compagno di reparto, la spinta però è data dagli esterni di difesa, Marchizza e Oyono, da tenere d’occhio in particolare quest’ultimo sulla destra, per lui la scorsa stagione 2 assist in 11 presenze da titolare (13 complessive), 57.6 i palloni toccati (il dato più alto della squadra nel reparto arretrato), 82% la precisione, 76% nella metà campo avversaria, inoltre nonostante la sua stazza non sia imponente è rapido e reattivo nell’uno contro uno, 7 le porte inviolate con lui in campo, 6.8 i duelli vinti di media (70%), 5.5 a terra (72%), 0.5 i dribbling subiti.

A centrocampo l’idea di Di Francesco è partire a 3, spostando in fase di possesso Harroui più alto sulla trequarti sinistra, e giocare così col doppio play davanti la difesa, stringendo Brescianini (o Gelli) al fianco (leggermente arretrato) di Mazzitelli, il capitano, che avrà il compito al centro del campo di smistare e creare linee di passaggio per l’asse Harroui-Caso, la scorsa stagione 3 gol e 5 assist per lui, con 67.4 tocchi di media e 1.2 occasioni create, 39.5 i passaggi riusciti (76%). 

La scelta di Harroui maggiormente avanzato deriva dal triangolo che Di Francesco vuole formare in fase offensiva per creare superiorità in ripartenza, infatti Marchizza gioca prevalentemente esterno alto, con Caso che parte largo per poi accentrarsi e andare a dialogare proprio con il numero 21. Caso che rappresenta sicuramente il giocatore più temibile tra gli avversari, esterno in grado di giocare seconda punta accentrandosi sul piede forte per andare alla conclusione in area o portando via l’uomo per poi allargare sfruttando le sovrapposizioni del terzino sinistro; 9 le reti durante la scorsa stagione, con 3 assist, 2.3 le conclusioni di media, 26.4 i tocchi, 81% la precisione, 0.9 i passaggi decisivi per partita.

Al suo fianco Borrelli, attaccante estremamente statico, anche per via della sua fisicità (194 cm), giocatore che in area di rigore può far male ma si trova in grande difficoltà nel girarsi quando impegnato spalle alla porta, utile però, e Di Francesco difatti l’ha utilizzato in questo modo nella sfida al Pisa, nel venire incontro per far salire la squadra raccogliendo lanci lunghi e smistando per gli esterni; per lui comunque 6 reti stagionali nella scorsa stagione in appena 27 minuti di media (23 presenze, 4 da titolare).

Il Napoli dal canto suo proverà a dominare la gara sotto il piano del possesso, importante però stare attenti a due aspetti, il primo è la necessità di avere pazienza, il Frosinone è una squadra che ama avere il controllo del gioco (53% di possesso palla la scorsa stagione) e che con Di Francesco sta sperimentando sempre di più l’uscita centrale dal basso con la mezz’ala destra (che diventa secondo play) che viene a prendere palla e smista per il regista, da lì tendenzialmente si costruisce poi sulla sinistra l’azione offensiva, un pressing aggressivo per recuperare palla (caratteristica di Garcia) fatto con i tempi sbagliati potrebbe facilmente portare a un’imbucata degli esterni gialloblù. Il secondo aspetto riguarda la fase offensiva, da capire infatti l’utilizzo di Raspadori, se partirà da mezz’ala o esterno offensivo, non ci sono dubbi però sul lato che andrà ad occupare in campo, infatti agirà per lo più sulla destra, da sfruttare quindi il lato debole del Frosinone in fase di non possesso (quello sinistro, per le caratteristiche estremamente offensive di Harroui e Marchizza) e provare in progressione a creare superiorità, a quel punto le soluzioni si sprecherebbero, potendo sia andare largo che provare l’imbucata al centro, inoltre la presenza di Raspadori (e l’assenza di Anguissa) deresponsabilizzano Di Lorenzo nel venire dentro al campo (avendo già Raspadori in grado di girare palla in quella posizione) e porterebbero il capitano azzurro ad avere più libertà in zona cross. Probabile inoltre il passaggio a gara in corso dal 433 al 4231, per un Napoli sempre più camaleontico con giocatori in grado di occupare più spazi possibili ruotando tra di loro per dare meno punti di riferimento possibili agli avversari.