Torna la Serie A con il Napoli che riprende il proprio viaggio verso la conquista del terzo scudetto. Trasferta in terra toscana contro l’Empoli di Paolo Zanetti. Una partita da preparare con estrema attenzione, come dichiarato anche da Spalletti in conferenza stampa. La vittoria convincente di Francoforte è già un lontano ricordo nella mente degli azzurri. Di Champions si tornerà a parlare alle 19.46 dell’11 marzo, un minuto dopo la fine di Napoli-Atalanta, ultima gara prima del ritorno degli ottavi, in programma al Maradona il 15 marzo alle ore 21.

Nella testa di Zanetti, tra fase passiva e costruzione

Assenze pesanti tra i padroni di casa: mancheranno gli squalificati Bandinelli ed Akpa Akpro e l’infortunato Cambiaghi. Modulo di riferimento 4-3-1-2: davanti a Vicario, da destra verso sinistra, quartetto difensivo composto da Ebuehi, Ismajli, Luperto e Parisi. Davanti alla difesa il rumeno Marin. Per il ruolo delle mezzali, sfida a tre per due maglie tra Henderson, Haas e Grassi. Il ruolo di trequartista sarà ricoperto dal talentuoso Baldanzi, con Caputo (dovrebbe recuperare dall’affaticamento) e Satriano in attacco.

Ci sono 2 possibilità: la prima prevede l’abbassamento di Marin tra i due centrali per iniziare il gioco, la seconda il lancio lungo di Vicario (o di uno dei due difensori, di solito Luperto) verso un terzino o un attaccante. La squadra di Zanetti è molto brava a distendersi per zone centrali di campo, dove prova a sfruttare la rapidità e la tecnica del giovane Baldanzi. I due attaccanti si affidano a lui per giocare di sponda e creare occasioni da gol. Notevole spinta anche sulle corsie laterali, soprattutto quella di sinistra, con l’ottima velocità di Parisi.

I toscani corrono tanto. Il primo pressing inizia già dagli attaccanti e si conclude in modo sistematico, in base allo svolgimento dell’azione, con l’uscita aggressiva delle mezzali e dei terzini. Doppia richiesta per Baldanzi: oltre che in fase offensiva, lo troveremo ad uomo su Lobotka, provando a limitarlo quanto più possibile.

Il piano gara del Napoli

Il gioco dei partenopei ormai è una certezza, c’è poco altro da inventarsi. In settimana si va allo studio della squadra avversaria, grazie al lavoro dello staff e dei match analyst, cercando di individuarne i punti deboli. L’Empoli si difende in modo stretto e compatto, con propensione a schiacciarsi tutto verso la propria area quando viene attaccato. Il Napoli troverà parecchio spazio sulle corsie laterali e – secondo le informazioni che mi arrivano – mister Spalletti ha preparato il match proprio in funzione di questa caratteristica dei toscani. Le richieste del tecnico per la partita di sabato saranno molteplici: con Lobotka perennemente marcato ad uomo da Baldanzi, servirà un giro palla veloce tra centrali di difesa e mezzali verso le zone laterali, con l’obiettivo di ammucchiare tanti avversari in un solo segmento di campo, per poi aprire il campo sul lato opposto. La corsia di sinistra sarà quella che si proverà a sfruttare maggiormente, con Mario Rui che potrebbe avere enormi benefici dai continui tagli interni di Kvaratskhelia a portare via Ebuehi (terzino destro propenso a stringere di frequente in zona interna). Sul lato destro, invece, l’esterno – molto probabilmente Politano – resterà più largo per favorire gli inserimenti di Anguissa e Di Lorenzo. Per evitare la costruzione da dietro dell’Empoli, con il conseguente sviluppo della manovra rapida e diretta in zone centrali, servirà il solito pressing feroce di squadra (soprattutto dei due difensori centrali), con uno dei centrocampisti azzurri che a turno andrà ad uomo su Marin. Studio sui calci piazzati: la squadra toscana difende a zona con 9 uomini raggruppati tutti in area piccola: spazi liberi, quindi, in zona dischetto e - soprattutto - fuori dall’area di rigore. Occhio a possibili sorprese proprio in quella zona, con il Napoli che – in generale – proverà a calciare tanto dai 20-25 metri.

P.s. Attenzione a Matteo Politano.