Termina 0-2 la sfida del Castellani tra Empoli e Napoli, ottava vittoria consecutiva che permette ai partenopei di saldare sempre più il proprio primato a discapito dell’Inter seconda: 65 punti in 24 partite, meglio solo l’Inter post calciopoli che però pareggiò alla 25esima. Quinta vittoria consecutiva fuori casa, la terza squadra nella storia a riuscirci senza subire gol dopo l’Inter (1950/51, 1966/67) e la Juventus (1951/52, 1981/82, 2011/12, 2017/18). Quinta partita consecutiva senza subire gol, chiudendo il mese di febbraio con 0 gol subiti, 12 gol fatti e 5 vittorie.

Empoli-Napoli: i numeri del match

Vittoria non scontata, il Napoli, infatti, non vinceva ad Empoli dal 2017, alla fine il risultato è lo stesso dell’andata, pratica risolta nella prima frazione con l’autogol di Ismajli e la rete di Osimhen, per il nigeriano nona partita consecutiva in gol.
L’Empoli scende in campo con un 4312, Marin in regia e Henderson e Haas sulle mezz’ali, Baldanzi sulla trequarti dietro la coppia formata da Satriano e Piccoli. In fase di possesso i toscani giocano con i due esterni di difesa molto alti, soprattutto Parisi che ha spinto sulla corsia sinistra, Marin molto basso con Henderson al suo fianco a formare un centrocampo a 2 e Haas più esterno, in avanti posizioni invariate. In fase difensiva Empoli molto stretto, tanta libertà al Napoli sulle corsie esterne, molta densità in mezzo al campo.
Il Napoli schiera il 433, torna Mario Rui dal primo minuto, sulla destra Lozano vince il ballottaggio su Politano, Zielinski su Elmas. In fase di possesso Napoli molto alto, Di Lorenzo addirittura più avanzato di Lobotka che ripiega tra i due centrali all’altezza di Mario Rui, quasi a formare un centrocampo a 3 con i due terzini, Anguissa e Zielinski molto avanzati a supporto del tridente d’attacco. In fase di non possesso il centrocampo torna a 3 con Lozano e Kvaratskhelia a supporto formando una linea a 5 e Di Lorenzo e Mario Rui più bassi.
Dal punto di vista tattico il Napoli chiude la partita con il 54% di possesso palla, 55% nella metà campo avversaria e il restante 45% nella propria metà campo. L’Empoli ha il 46% di possesso palla, 83%, però, è nella propria metà campo, i toscani infatti tirano solo due volte in porta, 0.58 gli xG, praticamente senza mai impensierire Meret. 6 le conclusioni del Napoli verso la porta avversaria, entrambi i gol arrivati da sviluppi di palla inattiva, gli azzurri sono primi in campionato anche in questo, e non è un caso se proprio nella partita di ieri i cross e le giocate di Kvara al limite dell’area siano state così importanti. Infatti l’Empoli aveva preparato la partita cercando di stare basso per evitare i tagli di Osimhen e soprattutto stretti per chiudere le giocate dei centrocampisti azzurri, in fase difensiva infatti il baricentro della squadra di Zanetti è 41m circa, 13m in meno rispetto al Napoli, inoltre la larghezza della squadra è di 25m, ben 10m di differenza dagli azzurri (35m). Alla fine prima il cross per Zielinski e poi il tiro di Kvara portano alle due reti azzurre.
Altra chiave tattica per portare a casa i 3 punti, le giocate sulla trequarti di Zielinski e Anguissa, alti per il recupero palla e il pressing aggressivo sui centrali dell’Empoli, subito pronti poi a smistare palla per i tagli di Osimhen o gli inserimenti degli esterni. Per il polacco 63 tocchi con 84% di precisione, 4 i passaggi chiave e 3 occasioni create, 2 i cross andati a buon fine, bravo anche in copertura, 100% i contrasti vinti. Per Anguissa 74 tocchi, 94% la precisione, 2 i passaggi chiave e 16 passaggi riusciti sulla trequarti. Meno brillante la sua partita in fase difensiva, 6 i dribbling subiti e 2 duelli vinti (su 12). Ad aiutarlo Lobotka, ennesima gara importante da questo punto di vista: 1 dribbling subito, 1 intercetto, 6 contrasti vinti (su 7) e una precisione del 93%.

L’MVP del match

Ancora una volta il riconoscimento va ad Osimhen, 19esimo gol in campionato, 21esimo in stagione, ottava partita consecutiva a segno (nona se ci aggiungiamo il match di Champions), 11 reti nelle ultime 9. Numeri impressionanti, soprattutto se si considera il lavoro lontano dall’area di rigore del 9 del Napoli, i tanti recuperi in mezzo al campo, i duelli vinti di testa, e soprattutto le attenzioni delle difese su ogni suo movimento che permettono ai compagni di avere più spazio in ripartenza. Contro l’Empoli è stato (nuovamente) il giocatore con la più alta percentuale di pressing ricevuto (74%), 7 i tocchi in area sui 34 complessivi della squadra, 7 conclusioni, 3 in porta, 27 i palloni giocati con 89% di precisione, 1.90 gli xG.