Chiede Libero all’avvocato D’Onofrio: “Sentenza formalmente impeccabile, non essendoci prove della colpevolezza di Acerbi?”
«Lo è. Evidentemente c’è stato un diverbio in campo ma, non essendoci prove e non essendo sufficienti gli elementi indiziari, il giudice ha ritenuto di non considerare il fatto punibile».

Ci sono diversi precedenti però in cui fu sufficiente la testimonianza della vittima. Perché in questo caso no?
«Comparare i casi è sempre molto difficile perché non sappiamo come si sono svolte le indagini, né cosa hanno detto le parti interessate quando sono state ascoltate. Evidentemente in questo caso il giudice ha ritenuto più attendibile la versione di Acerbi».

Acerbi, nonostante l’assoluzione, secondo l’avvocato ha «subito un contraccolpo psicologico perché è stato comunque avvicinato a frasi discriminanti. Tutti escono un po’ male da questa vicenda, tra chi continua a sentirsi vittima e chi invece si ritiene ingiustamente accusato».