L'ex azzurro German Denis ha parlato del Napoli attraverso l'intervento ai microfoni della trasmissione "Legends" in onda anche su Sportitalia: "Calzona via durante la sosta? Si sarebbe potuto lavorare sui concetti, ma ho fiducia nel suo staff rimasto a Napoli. La partita sarà comunque difficile, anche perché Gasperini riuscirà a recuperare qualche infortunato, come Kolasinac, che è fondamentale nei meccanismi dei nerazzurri. Perché gli argentini fanno così bene in Serie A? Siamo molto simili agli italiani, poi cresciamo giocando in strada, in un contesto non sempre facile da vivere, se a questo unisci la tattica della scuola italiana, può uscire molto spesso qualcosa di buono".

Folorunsho"Lo conosco bene, è completo e ha ancora tanto margine di crescita, ci ho giocato insieme per 3 anni a Reggio Calabria, tecnicamente è bravo e fa tanti gol. Lo porterei al Napoli, sarebbe un grande innesto".

La mia rete al Milan con la maglia del Napoli? "Credo sia stato il boato più forte che ho mai sentito. Lo stadio era strapieno e contro una squadra spettacolare, con Pirlo, Nesta, Ronaldinho, Gattuso. Il cross di Maggio fu perfetto. Perché mi chiamano Tanque? E' un soprannome che mi ha messo il secondo allenatore che ho avuto, Burruchaga. Diceva che sembravo un Carrarmato per come giocavo. E da allora mi è rimasto. Perché non sono rimasto a Napoli oltre i due anni? La decisione fu del presidente, di Bigon e del mister.Dopo di me poi è arrivato subito Cavani". Ha concluso, infine, Denis.