Luigi De Magistris, da sindaco di Napoli, ha dovuto spesso rispondere all'"accusa" mossagli da una parte dell'opposizione e non solo di fare il tifo per l'Inter. L'ex primo cittadino del capoluogo campano è tornato sull'argomento nel corso de Il bello del calcio, programma in onda sulla emittenteTelevomero: "Io tifoso interista? Mi sono stancato di sentire questa storia. Avevo una simpatia iniziale per i nerazzurri perché mio padre era un grande tifoso interista".

"Da ragazzino tifavo già per il Napoli. Inoltre ho fatto l'abbonamento in Curva per ben sei anni. Tra la città e la squadra c'è un rapporto indissolubile, sono la stessa cosa. Ecco perché chi tifa per le squadre del nord non viene accettato dai napoletani", ha aggiunto Luigi De Magistris.

Sulla questione stadio: "Progetti teorici ne ho sentiti e letti tanti da tifoso, ne ho anche parlato con il presidente quando ero sindaco. Con la teoria si sogna, il progetto è anche possibile ma molto complicato. De Laurentiis ha detto una cosa grave, 'di aver parlato con chi decide' che in questo caso non è il sindaco. Questo significa che Manfredi ha venduto un pezzo di città a Invitalia, che sarebbe il Governo. Chi mette i soldi, lo Stato? Lo stato non può mettere soldi. Mi domando che patto si stia consumando su Bagnoli: a me interessa lo stadio, ma soprattutto la città di Napoli. Lo stadio a Bagnoli non è realizzabile in tempi brevi, servirebbero non meno di 7-8 anni. De Laurentiis che investe soldi suoi? Non ci credo molto, anche se nell’intervista di qualche giorno fa mi è sembrato molto più preciso di altre occasioni. Lui non investirebbe se non vedesse un business".