Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è intervenuto al Business of Football Summit, evento organizzato a Londra dal Financial Times:

"Nel calcio io non sapevo nulla perché venivo dal basket, avevo giocato a basket da bambino, e non conoscevo i termini del gioco, ma questo è stato un vantaggio perché ho sempre interpretato il calcio come intrattenimento, come un'industria schiava di alcune istituzioni, che dovendosi mettere il vestito del comando, hanno limitato lo sviluppo del calcio, che si è trovato ad essere sempre più indebitato e meno amato soprattutto dai giovanissimi e schiavo della pirateria che non ha mai saputo dominare".

Sull’introduzione del tempo effettivo

"Quando vedi che dei bambini e degli adolescenti che guardano sui loro tablet o smartphone un'infinità di altri giochi pur amando giocare a calcio, allora capisci che novanta minuti sono troppi, ci vorrebbe come nel basket il tempo effettivo".

Sulle differenze con altri sport

"Noi nel calcio non si sa perché certe cose che in altri sport esistono non le applichiamo. I bambini non hanno la pazienza di vedere qualcosa che giudicano vecchio, statico, lento, non spettacolare".