Maurizio De Giovanni, scrittore che segue da vicino le vicende del Napoli, squadra di cui è tifoso, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte. "Come se ne esce, da questa situazione? L'esercizio della ricerca del colpevole e delle origini del problema è qualcosa di sterile. Lo abbiamo fatto a lungo, e tutto è terminato con la pubblica assunzione di responsabilità del presidente, che ha sancito una situazione che era già chiara a tutti. Ora il problema è come porre riparo, considerando che non siamo a fine campionato e non ci saranno pause estive per trovare sanatorie e correttivi. Siamo a gennaio, abbiamo la fortuna del mercato aperto, ma anche la consapevolezza di quello che è successo, ovvero una serie di scelte errate che vanno riviste".

"Tutto questo - ha aggiunto De Giovanni -passa attraverso una decisione primaria:va trovato un Direttore Sportivo forte e competente, al quale affidare le chiavi e che dovrà trovare un grande allenatore per la prossima stagione. Non nascondiamoci dietro ad un dito: va trovato un allenatore da ora per l'estate, concordando con lui il mercato per la prossima stagione. Senza questo movimento, continuando a tentoni, continuando a mettere pezze ad una situazione di continuo sfascio, con problemi ben più profondi di una partita persa, non se ne esce. Il tiro di Raspadori addosso al portiere del Torino è un indice, come il fatto che Kvara non riersca più a dribblare o Juan Jesus non vinca più un contrasto". 

"L'unico riparo - insiste De Giovanni - è trovare immediatamente una figura che abbia l'autorità di dire a tutti: 'Signori, guardate questa faccia, perché la vedrete per tre anni. Chi vuole rimanere rimane, chi vuole partire se ne va ed io lo aiuto ad andarsene!'. Questo è l'unico modo per iniziare almeno ad immaginare un cammino verso una soluzione".

"Come giudico l'atteggiamento dei tifosi? La città si sta comportando con fairplay e nonchalance, di cui sono felicemente sorpreso. La squadra sta perdendo ogni dignità e le soluzioni ci sono. La situazione è riparabile, le cose da fare non mancano".