Angelo Agrippa del Corriere del Mezzogiorno rilascia un importante aggiornamento sui rapporti istituzionali tra il Comune di Napoli ed Aurelio De Laurentiis: “De Laurentiis va ancora all’attacco. Impugna il “Regolamento per la disciplina delle prestazioni dei servizi resi dal Corpo di Polizia locale di Napoli in materia di sicurezza e polizia stradale e necessari allo svolgimento di attività e di iniziative di carattere privato, soggetti a pagamento…

Il patron del Napoli inoltre contesta l’Avviso di accertamento esecutivo con ui il Comune di Napoli ha «accertato e imposto al Napoli di pagare entro il termine di 60 giorni dalla notifica dell’atto, la somma di 12mila 122,73 euro per i costi del personale della polizia locale che sarebbe stato impiegato per Napoli-Real Madrid.

A Palazzo San Giacomo non l’hanno presa per niente bene. «Prima dice che vuote aprire una fase di dialogo con il Comune – si sfogano ai piani alti – e poi la prima cosa che fa qual è? Impugna davanti al Tar Regolamento e Avviso di accertamento per non pagare i 12mila euro dovuti ai 68 vigili in servizio per Napoli-Real Madrid.

L’evento in questione sarebbe da considerarsi privato «considerato lo scopo lucrativo» e che «né l’amministrazione comunale, né i vari servizi dell’ente, hanno comunicato che l’evento è di interesse pubblico e quindi escluso dall’applicazione della normativa in oggetto.

Dunque, per palazzo San Giacomo le partite di calcio del Maradona fanno parte di un’attività privata, con tanto di ricavi, e quindi non sono da considerarsi esenti dall’obbligo di pagare.

L’avvocato Arturo Testa, che assiste De Laurentiis, giudica il Regolamento comunale «manifestamente illegittimo, nella parte in cui non esclude dalla sua applicazione le ipotesi previste ex lege”.