La conferenza di presentazione del neo tecnico Antonio Conte è stata di altissimo livello. Inutile girarci intorno o spaziare con le parole.

Parole, appunto, di un allenatore capace, diretto, giusto. Prima ancora, di un uomo estremamente intelligente che ha messo al centro del mondo il lavoro. La "fatica", appunto.

Senza mai entrare nel folklore partenopeo e nel provincialismo che tanto ancora piace da queste parti. La cultura del lavoro come oggetto principale perché a Napoli, sembrerà incredibile ai più, si lavora e pure tanto. Ha messo d'accordo tutti. Chi lo voleva fortemente e chi nutriva dubbi. Luoghi comuni spazzati via senza mai citarli (quale miglior modo?). Sguardo intenso. E poi il Progetto, finalmente e con una "G".

Antonio Conte viene a Napoli perché ha sposato in tutto e per tutto il progetto della società di Aurelio De Laurentiis.

Potremmo citare altre frasi ma sorvoliamo. Ci atteniamo ai fatti che dicono che il virtuosismo della SSC Napoli dura nel tempo, attira gente di alto livello e gode di ottima salute.

Ma soprattutto pare aver intrapreso la strada tracciata fino al primo aprile del 2023. Quella distante dal provincialismo. Dalla popolarità. Quella che ci ha portato alla vittoria, insomma. Questa già è un grande, grandissimo passo avanti.

https://youtu.be/4qWWzUcNvx8?si=YWrZPtfszcugvOtT
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