Giorgio Chiellini è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per parlare del calcio italiano: "Acerbi è tra i migliori difensori che sono rimasti? E' della mia generazione: ha soli pochi anni meno di me ed è il miglior marcatore italiano, senza dubbio. All'Europeo ci siamo alternati perché avevo i miei problemini: abbiamo giocato poco assieme, ma c'è grande stima reciproca. E' uno tosto e dopo la malattia è maturato: prima era più esuberante. L'anno scorso ha fatto una stagione è strepitosa, è stato l'unico a reggere l'urto di attaccanti come Haaland".

Sui bomber di Serie A, invece: "Lautaro l'ho marcato bene, mentre con Osimhen è andata peggio. Ero sul finire di carriera e sul lungo non riuscivo a reggere più la corsa. Come si tiene Osimhen? Gli lasci prendere palla quando va incontro. E se si gira? Se si gira, non mi dà fastidio. Quando arriva in area, io non lo lascio respirare. La palla da sola è difficile che entri: il gol lo fa Osimhen, il terzo tempo non lo fa Zielinski. Se poi Politano segna da trenta metri, gli dico bravo, ma non succede così spesso". 

"Nel Cagliari, non ho visto nessuno vicino ad Osimhen, al momento del gol, ed il pallone poteva arrivare solo lì. Se c'ero io, Osimhen non saltava: la palla passava e non la prendeva nessuno".

Infine, su Kvaratskhelia: "Ha sorpreso i difensori italiani? E' uno di quei talenti che, quando li affronti la prima volta, ti fanno dire: 'Ma questo chi è? Da dove viene?'. Un talento straordinario, nessuno se l'aspettava".