Il giornalista Umberto Chiariello ha commentato la vittoria del Napoli ai microfoni di Canale21:

"Onorata la memoria di Hamrin, ma sul gioco stendiamo un velo pietoso. Qui dobbiamo chiarirci. Le polemiche di questi giorni, ovviamente l’intervento di De Laurentiis ha innalzato il calor bianco della polemica. Come sempre non ha usato un linguaggio da educanda, anzi come al solito ci ha messo di suo.

Il 4-3-3, il 3-4-3 che poi è 5-4-1, ma a volte diventa 3-5-1-1, come a Roma tiri in porta: zero, ma sistemata la fase difensiva. Ora però torna al 4-3-3, perché dice che era una fase momentanea poiché si era perso il filo del gioco. Ma nel Napoli di quest’anno tutto si può fare tranne il 4-3-3. Per farlo bisogna applicare certi principi di gioco di spallettiana memoria, che sono scomparsi.

Il Napoli non è più in grado di fare questo gioco e non ha neppure più gli uomini per farlo, perché Zielinski è praticamente scomparso. Senza di lui il centrocampo a tre è monco, perché giocare con Anguissa e Cajuste, due mezzali omologhe e muscolari, significa fare una fase attiva che non ha nessun significato.

Giocare 4-2-3-1 per questa squadra è una necessità, perché solo gli stolti e i talebani pensano che c’è solo un modo di giocare. Il calcio è bello perché è uno sport preordinato alla vittoria, bisogna scegliere il modulo più congeniale alla rosa. Se nella rosa hai 4 trequartisti, come fai a buttarli tutti via e non sfruttarli? Il Napoli, quindi, può giocare tranquillamente col 4-2-3-1, come ha vinto con Cagliari con Raspadori che entrato da sotto punta, Salernitana e oggi. Così dice che siamo squilibrati? Dite a Mazzarri che in tutta Europa il 4-2-3-1 non è un sistema di gioco squilibrato, il 90% degli allenatori gioca con quel sistema.

Chiudiamo il discorso del presidente e quello che ha detto De Laurentiis su Zielinski. E’ bollito, si sta facendo del male da solo, come si fa a mettere fuori Zielinski che è il giocatore più tecnico che abbiamo. Fino a 15 giorni fa dicevano che Zielinski era un disastro e doveva andare fuori.

Quando però il Napoli prende Traorè che può diventare il suo sostituto ideale, perché è un errore guardare al futuro e non pensare al passato? Dove sta l’errore in questa valutazione? Se hanno scelto e messo in lista Champions Traoré è perché medici e preparatori hanno dato garanzie sulle sue condizioni fisiche, altrimenti sarebbero tutti dei folli.

Se Traorè ha recuperato, è giusto che il Napoli punti su di lui e non uno in uscita che sta giocando male da parecchi mesi e probabilmente non ci sta con la testa completamente. Dove sta lo scandalo? Semmai preoccupa il discorso che per motivi più politici che di costruzione della rosa, il Napoli si tolga due centrocampisti dalla lista Champions piuttosto che Lindstrom, che sarebbe l’ottavo attaccante.

Ma puoi mai buttare fuori dalla rosa uno costato 30mln? L’unica critica che si può muovere è che si è creata così per il Barcellona una rosa squilibrata. Così come, oggi ho rivisto Folorunsho, ma siamo così convinti che dobbiamo mandarlo via e dobbiamo andarci a prendere Cajuste o Dendoncker? Ma non era meglio Folorunsho in casa nostra? Gaetano lo abbiamo mandato via, oggi ha giocato Cajuste in ruolo dove Gaetano giocherebbe sei volte meglio.

Folorunsho, che va via ogni anno come se fosse un reietto e poi dimostra di essere un giocatore validissimo in Serie A, ce l’abbiamo in casa e andiamo a prendere altri. Se vogliamo muovere le critiche muoviamole nel modo giusto. Giusto aver scelto Cajueste non aver tenuto Folorunsho? Poniamoci questa domanda. Cajuste in questo momento è l’acquisto meno qualitativo dei tre, perché Lindstrom ha qualità, così come anche Natan, lo vedrete. Cajuste, invece, ho tanti dubbi.

Chiudo dicendo che se Traoré è veramente recuperato, è più forte di Samardzic che è un giocatorino bello che si accende ogni tanto. A Udine non sono così contenti del suo rendimento. Là c’è un giocatore che gioca tre volte meglio, ma nessuno ne parla. Samardzic non è ancora un giocatore compiuto, voleva 3 milioni e mezzo.

Perez, 18mln, volevano le commissioni, però è De Laurentiis il colpevole di tutti i mali. Mi dà fastidio la critica preconcetta, quindi alle volte sono costretto a prendere la sua difesa anche se dopo averlo sentito in conferenza mi è venuto l’orticaria come a tutti. Perché un presidente certi linguaggi non dovrebbe mai usarli. Questo è l’unico appunto che gli muovo.

Non ci illudiamo, la Champions è più vicina anche se l’Atalanta gioca a pallone, ma il Napoli non gioca a pallone. Questo dobbiamo mettercelo in testa. Se Mazzarri non si mette in testa che deve scegliere la strada della qualità, che ha in maniera copiosa in rosa, questo Napoli non va da nessuna parte! Non sono una Cassandra, ma vi avviso prima”.


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