Umberto Chiariello, nel suo editoriale per Campania Sport, ha parlato del Napoli. Ha infatti dichiarato: “La sosta per le nazionali non implica che non ci siano temi scottanti.

Avevo consigliato un libro a Garcia: ‘Il maledetto United’ per fargli capire come stava sbagliando tutto. Poi lui si adonta quando gira nei corridoi di Castel Volturno con il mio editoriale stroncatorio di Napoli-Fiorentina. Caro Garcia, ti sei troncato tu da solo. Sei tu che ti sei sfiduciato da solo, uno ti può difendere fino ad un certo punto ma tu hai scritto il manuale di come non si fa in Napoli-Fiorentina. Ora però torno a difenderti perché se devo sentire tutti i nomi che sono stati accostati al Napoli: Gianpaolo, Mazzari, Ballardini, Semplici, Cioffi, Gotti, etc. Qualcuno di questi, calcisticamente parlando, è un uomo morto. Almeno ci teniamo Garcia, il dead man walking (l’uomo morto che cammina). In questo momento tale è. Uno uomo a partita, commissionato e picconato dal presidente. Fui preveggente dopo la Fiorentina, non chiesi il suo esonero perché pensai che in giro non c’erano alternative valide.

Non ci ho mai creduto a Conte. L’unica vera alternativa al di là dei sistemi di gioco, era l’unica vera svolta per il Napoli. Non ci ho creduto un secondo, perché al di là dei tanti soldi c’è un’incompatibilità nel modo di ragionare di Conte e quello di De Laurentiis. Conte vuole essere un uomo solo al comando, non vuole interferenze di nessun tipo, pretende investimenti importanti da parte della società, pretende garanzie tecniche, non è uno che si accontenta. Anzi è uno che distrugge le aziende, dal punto di vista aziendalistico Conte è di quanto peggio esista, ma dal punto di vista sportivo è la garanzia più assoluta che con lui puoi vincere. Sono scelte, se hai soldi da investire Conte va bene. Se vuoi provare a rilanciarti guardando all’economicità di gestione, come è doveroso che sia, Conte è l’uomo più sbagliato. Quindi non ci ho mai creduto in Antonio Conte, sarei sorpreso se la cosa si riprendesse perché qualcuno dice che si attende l’effetto di decreto crescita da novembre in poi. Onestamente faccio fatica a pensare che Conte sia accostabile a Napoli anche nei prossimi tempi.

La sosta per le nazionali non implica che non ci siano temi scottanti.

Avevo consigliato un libro a Garcia: ‘Il maledetto United’ per fargli capire come stava sbagliando tutto. Poi lui si adonta quando gira nei corridoi di Castel Volturno con il mio editoriale stroncatorio di Napoli-Fiorentina. Caro Garcia, ti sei troncato tu da solo. Sei tu che ti sei sfiduciato da solo, uno ti può difendere fino ad un certo punto ma tu hai scritto il manuale di come non si fa in Napoli-Fiorentina. Ora però torno a difenderti perché se devo sentire tutti i nomi che sono stati accostati al Napoli: Gianpaolo, Mazzari, Ballardini, Semplici, Cioffi, Gotti, etc. Qualcuno di questi, calcisticamente parlando, è un uomo morto. Almeno ci teniamo Garcia, il dead man walking (l’uomo morto che cammina). In questo momento tale è. Uno uomo a partita, commissionato e picconato dal presidente. Fui preveggente dopo la Fiorentina, non chiesi il suo esonero perché pensai che in giro non c’erano alternative valide.

Non ci ho mai creduto a Conte. L’unica vera alternativa al di là dei sistemi di gioco, era l’unica vera svolta per il Napoli. Non ci ho creduto un secondo, perché al di là dei tanti soldi c’è un’incompatibilità nel modo di ragionare di Conte e quello di De Laurentiis. Conte vuole essere un uomo solo al comando, non vuole interferenze di nessun tipo, pretende investimenti importanti da parte della società, pretende garanzie tecniche, non è uno che si accontenta. Anzi è uno che distrugge le aziende, dal punto di vista aziendalistico Conte è di quanto peggio esista, ma dal punto di vista sportivo è la garanzia più assoluta che con lui puoi vincere. Sono scelte, se hai soldi da investire Conte va bene. Se vuoi provare a rilanciarti guardando all’economicità di gestione, come è doveroso che sia, Conte è l’uomo più sbagliato. Quindi non ci ho mai creduto in Antonio Conte, sarei sorpreso se la cosa si riprendesse perché qualcuno dice che si attende l’effetto di decreto crescita da novembre in poi. Onestamente faccio fatica a pensare che Conte sia accostabile a Napoli anche nei prossimi tempi”.