Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha commentato la vittoria del Napoli nel derby contro la Salernitana nel suo editoriale: “Un Napoli inguardabile, che non gioca ma che rumina calcio, salva forse la stagione. E’ presto per dirlo. Di sicuro salva la faccia e soprattutto ridà una boccata di ossigeno ad una stagione asfittica con una vittoria all’ultimo giro d’orologio grazie al gol di Rrahmani, uno dei più contestati. Sciopero del tifo in Curva, clima gelido al Maradona, con il Napoli che gioca a due all’ora ruminando calcio. Senza idee e senza costrutto. Poi ci si mette anche Mazzarri con l’ostracismo a Lindstrom. Il danese, che ha scelto Napoli anziché Liverpool, è la riserva di Zerbin, ormai è ufficiale.

E’ incredibile, questo Napoli non ha più idee e gioco, si affida solo agli slalom di Kvara, che ne azzecca uno su cinque. Per lo meno lui e Simeone ci mettono almeno l’anima. C’è un giocatore, però, che dobbiamo mettere al centro dell’attenzione: si chiama Diego Demme. Ingiustamente messo ai margini, Zielinski è in scadenza e gioca, oggi aveva un problemino e non ha giocato. Perché Demme deve stare ai margini di questa rosa, ha un contratto fino a giugno e potrebbe dare un grande contributo a questo Napoli. Ricordate che fu proprio lui l’uomo della riscossa quando il Napoli con Gattuso finì all’undicesimo posto? Ma perché il Napoli che gioca col 4-2-3-1 con Demme che gioca vicino Lobotka, mancando Anguissa, è tanto sbagliato pensarlo? Ovviamente non è un bel Napoli, ma per lo meno nel secondo tempo con Raspadori, proprio male, vicino a Simeone ha prodotto 2-3 palle gol. Il primo tempo è stato indecente!

A salvare il Napoli c’è stato un rigore, che in epoca moderna c’è, è lo stesso di San Siro e nel derby di Roma. E’ un rigore da VAR, 20-30 anni fa non sarebbe mai esistito. Dobbiamo dirci chiaramente che è cambiato il calcio e anche la concessione del rigore, una volta era la massima punizione, un fallo serio. Due piedi che vanno a contrasto e si va a guardare chi prende il pallone e chi no, lo trovo personalmente uno sport da ballerine e non da calciatori. Ma oggi col VAR è rigore, non mi parlate però del calcio in questo modo. Io sono abituato ai duelli rusticani, la marcatura di Bruscolotti contro Elkjaer Larsen è qualcosa di mitico. Questo per me non è calcio, ma il rigore ci sta. Se non fosse stato per quel rigore sarebbe stata una giornata tragica per il Napoli.

Dobbiamo parlarci chiaro: il Napoli non esiste, non è una squadra. Questa vittoria può dar morale. Ho provato a dire in questi giorni che importava solo vincere non come lo si faceva, è la vittoria che darà morale alla squadra. Poi bisogna fare una buona Supercoppa, e con la fiducia si può recuperare anche il gioco. Ma con questa squadra e questo allenatore le premesse non sono affatto incoraggianti. Ora gioiamo per un gol al 96’ che da tre punti di speranza, ma se guardiamo la partita di speranze ce ne sono poche. La speranza è che il Napoli trovi sé stesso con il morale, perché vincere aiuta a vincere. Perché oggi si è vista un’altra pagina negativa di non calcio, a due all’ora non si va da nessuna parte!”.