Sarebbe troppo facile poter pensare di gettarsi a capofitto nella massima competizione europea, avendo diciotto punti di vantaggio sulla seconda e dopo aver beccato l'euroderby col Milan ai Quarti di Finale. Sarebbe troppo facile pensare di essere alla pari di almeno tre-quattro corazzate in grado di battere chiunque, in Europa. Ma non è così. A noi, della Champions League deve fregare praticamente zero.

Per il Napoli deve essere uno sfizio

Uno sfizio, null'altro che uno sfizio. Questo e niente altro deve essere questo doppio confronto col Milan valido per le semifinali di Champions League. Il Napoli, e soprattutto i napoletani, non devono farsi condizionare da chi adesso addita gli azzurri quali favoriti non solo per arrivare in finale, ma addirittura per vincerla visti gli accoppiamenti da questo e dall'altro lato del tabellone.

Fa bene De Laurentiis a parlare di premio per la vittoria della Champions, perché questo significherebbe, oltre che un prestigio immenso, anche un importantissimo introito mai generato nella storia del Napoli. Ma il concetto deve essere ribadito: si tratta di uno sfizio, non un obiettivo. Figuriamoci un'ossessione. Il Napoli non ha alcuna strada spianata verso Istanbul dopo questo sorteggio.

Finché la barca va...

Lasciala andare, cantava Orietta Berti. Ed è vero, sostanzialmente. L'importante è che, pur se affondi, non si cominci a mormorare per l'eliminazione anche se dovesse arrivare proprio contro il Milan lasciato indietro, al momento, a più di venti punti di distacco. Non è quello l'obiettivo del Napoli. Non può esserlo, al momento. L'Europa non è il campionato. In Europa contano anche valori come il blasone e il Milan, proprio per questo, deve essere considerata al pari delle altre giganti del continente.

Bisogna restare concentrati sull'obiettivo più vicino che, pur essendo lì a un passo, ancora necessita di essere conquistato. O, per meglio dire, può essere ancora perso. Magari per colpa del pensiero di averlo già vinto e proiettarsi in voli pindarici in una dimensione che, seppur abitata da tempo dalla compagine azzurra, li vede ancora come un rookie.

Il Napoli deve andare a giocarsi questo doppio quarto in terra milanese senza stress, senza alcuna pressione. Non è quello l'obiettivo principale. Qualora uscisse, non bisogna abboccare a ciò che la stampa del fuoco nemico racconta. Napoli ha bisogno adesso di tingersi tricolore. Certo, sarebbe facile farsi abbindolare dall'occasione ghiotta che il sorteggio ha proposto sulla strada azzurra, ma non bisogna dimenticarsi che il Napoli ha il 50% di possibilità di passare contro i rossoneri. Un notevolissimo passo in avanti rispetto al 30-35% che avrebbe avuto contro Bayern Monaco, Real Madrid o Manchester City. Ma è tutt'altro che fatta o scontata. In partite secche, non c'è classifica che tenga: contano tantissimi altri fattori, tra cui la storia, i trascorsi. E quelli, premiano senz'altro il Milan.

Per bardare l'azzurro con l'oro delle stelle europee c'è tempo. E, soprattutto, capacità da parte di chi è alla guida di questo splendido progetto.