“Stop al Decreto Crescita? Nell’immediato ci saranno diversi danni e alcuni paradossi. I danni sono economici, minori risorse e minore competitività delle squadre italiane che non potranno portare o far riportare campioni in Italia. I paradossi è che non ci saranno maggiori entrate per lo Stato, anzi ci sarà un minor gettito per l’erario e in più saranno danneggiati proprio i vivai e i giovani italiani. Sia perché ci saranno minori risorse sia perché non ci sarà più il regime speciale per i campioni, ci sarà il regime ordinario e quindi in realtà i giovani saranno meno tutelati”. Lo ha detto il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini, in una intervista rilasciata a Emilio Mancuso durante la trasmissione Zona Cesarini su Rai Radio 1.

“Il 2024 sarà l’anno delle riforme? Speriamo lo sia. Il 2024 sarà un anno importante per gli Europei di calcio, speriamo in un proseguo in Europa delle squadre italiane e per quanto riguarda il sistema calcio speriamo possano essere compiute le riforme per andare verso una maggiore sostenibilità dei costi e anche un maggiore investimento su giovani e vivai. È questo un tema che ci sta a cuore, abbiamo già nei mesi scorsi modificato le regole per il campionato Primavera per poter avere più giocatori italiani o comunque convocabili per le nazionali. Abbiamo avuto esempi virtuosi di investimenti sulle strutture come il Viola Park”. 

“Gli stadi restano la priorità per il calcio italiano, è dove l’Italia ha perso maggiormente negli ultimi anni. Bisogna correre e che il Governo ci dia una mano non dal punto di vista economico-finanziario quanto per snellire le procedure e valutare scelte più importanti dal punto di vista della gestione favorendo gli impianti di proprietà”.