"Nei Campi Flegrei ottantamila persone vivono, sedute su uno dei vulcani peggiori al mondo. Nonostante questo, per 42 anni non si è mai parlato di bradisi- smo"

Non usa mezzi termini, il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, chiamato a rispondere ieri all’audizione in Commissione Ambiente alla Camera sul rischio sismico nell’area della caldera.

Poi, annunciando Il secondo provvedimento legislativo (entro due settimane), un piano di allontanamento e una serie di misure, tra cui il divieto assoluto a ogni altra realizzazione di nuovi edifici abitativi, rincara la dose puntando il dito contro "la politica criminale e contro le scelte che sono state operate e quelle omissive, contro chi doveva vigilare e non lo ha fatto. È già stato un crimine, e lo sottolineo, avere consentito l’insediamento di oltre ottantamila persone negli ultimi 70 anni in quell’area". Un preciso atto d’accusa.

"Non si può giocare con la pelle di migliaia di persone che abitano in quella zona e non hanno avuto mai alcuna responsabilità, bisognava disciplinare la convivenza", aggiunge Musumeci.

Che fa così dietrofront sulle parole di qualche giorno fa («Nessuno vuole l’evacuazione collettiva o coatta, stavamo valutando l’ipotesi di aiutare una famiglia che, su sua volontà, voglia spostarsi») e poi lascia partire un anatema anche sulle costruzioni, troppe, che insistono nell’area rossa: "Io sarei per abbattere le costruzioni che potrebbero essere di pregiudizio per chi le abita e, naturalmente, tutte le case abusive che purtroppo sembrano essere presenti nelle prossimità della caldera. Non sappiamo ancora quante, ma stiamo valutando un censimento. Intanto, stiamo procedendo alla ricognizione di 4mila edifici di cui 1250 ad elevato rischio sismico". Il ministro ha poi annunciato la pubblicazione di un decreto bis sui Campi Flegrei: "Stiamo tentando di quantificare le cose necessarie. - ha spiegato - Si procede intanto con i sopralluoghi e, una volta avuto il quadro completo, il governo stanzierà le dovute risorse per consentire l’abitabilità degli edifici".

Gli interventi di consolidamento e rafforzamento dei palazzi richiederanno dai tre ai sei anni. Si inizierà con l’affidare l’incarico della progettazione e si procederà in base alle priorità e all’elevata esposizione a rischio delle singole aree. «Impediamo da subito nuove costruzioni», ha ribadito Musumeci.

Ai 40 milioni di euro già previsti nel decreto Campi Flegrei del 2023, secondo quanto annunciato dal ministro, si aggiungeranno 130 milioni (decreto bis) per intervenire sulle scuole, in primis, e sugli edifici che ospitano i minori, come il carcere minorile e in generale gli istituti di detenzione. E si interverrà anche sul patri monio edilizio privato: a breve sa- rà possibile distinguere le aree della zona di intervento secondo diverse fasce di vulnerabilità, in base alla concentrazione di edifi- ci più o meno a rischio, valutati su base statistica, secondo una schedatura più dettagliata.
Musumeci ha definito «infeli- ce» l’esperienza maturata col sisma bonus: «Un’occasione sprecata visto che si è consentito l’uso di denaro pubblico anche do- ve non c’era una emergenza prio- ritaria del rischio sismico, pensia- mo che non vada riproposta».

Musumeci ha definito «infelice» l’esperienza maturata col sisma bonus: «Un’occasione sprecata visto che si è consentito l’uso di denaro pubblico anche dove non c’era una emergenza prioritaria del rischio sismico, pensiamo che non vada riproposta».

E sulle sue parole si è già scatenata una bagarre politica. Con il governatore De Luca che chiede una mobilitazione straordinaria («C’è bisogno di risorse»), parte all’attacco anche il deputato Marco Sarracino, responsabile Mezzogiorno del Pd: «Mentre il parlamento approvava la nostra proposta sul sisma bonus per la messa in sicurezza degli edifici privati – dice - votata da tutti i partiti, il ministro annunciava che questo strumento non sarebbe mai stato adottato. Il governo spieghi come intende affrontare il tema». Di sisma bonus parla anche il deputato flegreo del M5S Antonio Caso: «È incredibile che da Musumeci siano arrivati solo faremo e diremo inutili. Bisogna bloccare mutui e tasse per cittadini e commercianti, servono sussidi per chi vuole andare via». Francesco Emilio Borrelli (Avs) parla di «mix di incapacità e inefficienza che sta fortemente penalizzando la nostra terra»
Ieri si è intanto riunita la Commissione Grandi Rischi: un summit già previsto alla vigilia dell’esercitazione di protezione civile programmata per 30 e 31 maggio (poi, com’è noto, rinviata) e non espressamente focalizzata sull’ipotesi di un innalzamento del livello d’allerta, che resta giallo.