Furti di batterie delle stazioni di rilevamento dei sismi e danneggiamento di alcuni sensori posti in mare, causati da manovre di natanti ai Campi Flegrei, dove l'Ingv dispone di una fitta rete di monitoraggio sismico e vulcanico con strumentazioni molto complesse e delicate che necessitano di essere sorvegliate anche contro l'azione dei vandali.

A denunciare la situazione è stato il direttore dell'Osservatorio Vesuviano, Mauro Antonio Di Vito, che ne ha parlato nel corso di un'audizione davanti alla commissione comunale della Protezione civile, presieduta dal consigliere Nino Simeone. Il direttore dell'Osservatorio ha richiamato l'attenzione delle autorità principalmente sulle installazioni delle centraline a mare: con l'avvio della stagione balneare e l'aumento del traffico di imbarcazioni lungo la costa flegrea, c'è il rischio che alcune strumentazioni poste in acqua possano essere danneggiate dai proprietari di imbarcazioni al momento di gettare l'ancora.

Danneggiamenti infatti si sono verificati già in passato.