Braga-Napoli, le pagelle: dove sono gli azzurri?
Si è conclusa Braga-Napoli, partita valevole per la prima giornata della Champions League 2023-2024 con il risultato di 1 a 2. Gli azzurri sono stati autori di una pessima partita, ciononostante hanno conseguito la vittoria.
Braga-Napoli, I voti del match
Di seguito i voti di Braga-Napoli:
Napoli
Meret: 6. Pressoché tranquillo e incolpevole.
Di Lorenzo: 8. Nessuno sente quel tricolore sul petto come lo sente lui. Nessuno sente l'azzurro così intrinseco a sé: ed ecco che nasce un motivo di vanto. A momenti Batigol, come nelle partite interminabili giocate da bambino. A momenti, semplicemente il capitano del Napoli campione d'Italia. Vanto e gloria.
Rrahmani: 6. Praticamente ingiudicabile. (Dal 12' Ostigard: 6.)
Jesus: 5. Avrà dimenticato come si marca?
Olivera: 4. Voto senza commento.
Anguissa: 5. La sua leziosità merita davvero una maglia da titolare? Certe volte bisogna provare l'ebbrezza della mancanza per riscoprire la gioia del quotidiano. Capito, Rudi?
Lobotka: 6,5. Revitalizza il suo ruolo da ombra in chiave inusuale, ma funzionale, da incontrista.
Zielinski: 7. Qualche sprazzo, nulla di più. Fino a quando non si carica il Napoli sulle spalle e trova il guizzo dell'insperato pareggio. La fortuna aiuta gli audaci e questo è il premio per la sua intraprendenza in queste partite difficilissime. (Dal 90' Natan: 6,5.)
Politano: 5,5. In avvio prevedibile e arronzone. Ciò che un'ala non dovrebbe essere. (Dal 65' Raspadori: 6.)
Osimhen: 5. L'errore in avvio è simbolo di un'involuzione che tocca praticamente tutti. La sfortuna, invece, simboleggia il momento. Ma è nei momenti di difficoltà che devi ricordarti chi sei e se Victor torna il bambino suscettibile di qualche anno fa quando non segna, allora qualcosa non va. (Dal 90' Simeone: 6.)
Kvaratskhelia: 6. Lo salvano dall'insufficienza gli sprazzi di classe senza tempo. Ma quanto vorrà andare avanti a sprazzi? (Dal 65' Elmas: 6.)
Garcia: 4. Questo Napoli kafkiano, risvegliatosi scarafaggio all'alba di un campionato apparentemente riconquistabile. Hai avuto l'occasione della vita, Rudi. E cosa fai? Decidi di usarla come il tuo giocattolo personale. Tanto non hai nulla da perdere. Come un settantenne che vince alla lotteria e decide di rigiocare per intero la vincita alle slot machine piuttosto che conoscere nuovi orizzonti e riscoprire nuove sfumature della felicità.
Braga
Matheus: 7. Da film il doppio intervento, su Osimhen prima e su Di Lorenzo poi. Non lo ferma neanche il ferro, neanche l'impatto sul montante. Ostacolo.
Gomez: 6. Non soffre il cliente difficile.
Fonte: 6,5. L'esperienza, che per qualcuno in conferenza era addirittura un limite per marcare Osimhen come se il calcio si riducesse ad un videogame, è inevitabilmente il suo punto di forza.
Niakaté: 5. Fisicamente pronto per questi palcoscenici. Mentalmente no, perché conta la lucidità e se all'ultimo te la butti dentro in quel modo...
Borja: 6. Pulito in fase difensiva. Vanifica un'ottima occasione per una finta di troppo all'ottantesimo. (Dall'84' Marin: 6.)
Carvalho: 5,5. Sciupa malamente l'occasione più concreta dei portoghesi. (Dal 67' Zalazar: 6.)
Al Musrati: 10. Giocare sapendo che il proprio popolo è in balìa di una catastrofe senza tempo, sapendo che i propri genitori siano in pericolo con la sensazione che ogni telefonata possa essere l'ultima. L'UOMO partita è lui, il miglior giocatore è Di Lorenzo.
Horta: 6. Largamente il giocatore con più tecnica dei suoi e si vede. Proprio per questo era lecito aspettarsi un po' di più.
Bruma: 7. Il coraggio non manca, sfida alla grande la fascia destra del Napoli. E l'inserimento sul gol è da grande attaccante.
Ruiz: 6,5. Supponi che i suoi inserimenti siano sempre coi tempi giusti, supponi che le coperture siano sempre coi tempi sbagliati...e ottieni una bella spina nel fianco. (Dall'84 Pizzi: 6.)
Djaló: 6,5. Idee ed estro. Si mette bene in mostra. (Dal 76' Banza: 6.)
Jorge: 8. Meritava maggiore fortuna, il suo piano partita ha funzionato (o forse è quello del Napoli che non è esistito), beffato da una deviazione che non intacca la signorile identità di una squadra umile ma compatta.