Continuano le scosse che negli ultimi tre giorni hanno interessato l'intero territorio napoletano. Si tratta di tre scosse, verificatesi nella notte tra il 2 ed il 3 luglio dalle ore 2:17 alle ore 3:57.

La prima, di Magnitudo 1.0, con epicentro nei Campi Flegrei. Susseguita da quella più forte, di Magnitudo 3.2, con epicentro a Bagnoli ma che ha visto protagonisti anche i comuni della Napoli occidentale. Infine, una scossa di assestamento di Magnitudo 1.2, che non è stata quasi percepita.

Sono tutti dati raccolti dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), mentre la Protezione Civile si impegna a mantenere costante la sicurezza dei cittadini che, in preda al panico, sono scesi per l'ennesima volta in strada. (https://www.napolinetwork.com/scosse-ai-campi-flegrei-ultima-ora/)

La paura dei cittadini

"Era troppo forte per essere una scossa 3.2" - sono le parole di uno dei residenti che stanotte è sceso in strada, in preda al panico.

La Protezione Civile continua a mantenere aggiornata la pagina internet rivolta all'intera comunità, al fine di allontanare la disinformazione mediatica e di garantire la sicurezza sociale (https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11073).

Gli studi sui movimenti sismici

La questione dei famosi precursori sismici, ovvero di quelle particolari variazioni di alcuni parametri scientifici in grado di farci capire che sta per arrivare un forte terremoto resta ancora uno dei principali dibattimenti della sismologia.

Prima di un grande sisma infatti gli stati di stress che si accumulano sotto la superficie terrestre comportano delle modifiche di diversi parametri.

Sono decenni che si tenta di capire se alcune variazioni possano effettivamente rappresentare un precursore sismico affidabile, tra cui ad esempio la concentrazione di gas radon ma non solo.

Prima del terremoto di Amatrice del 24 Agosto, già da Marzo-Aprile, sembra che la concentrazione di Ferro, Vanadio, Arsenico e Cromo sia aumentata fino a 20 volte.


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