L’avvocato Eduardo Chiacchio, esperto di diritto sportivo, ha parlato ai microfoni di Tele A, ecco il contenuto del suo intervento:

“Al Collegio di Garanzia del Coni siamo in un grado di appello, che poi è un grado di Cassazione. Per poter rimuovere la sentenza che ha dato 15 punti di penalizzazione alla Juventus, è necessario che venga riscontrato un vizio di legittimità della sentenza che ha condannato il club bianconero. Già nel procedimento a cui ho partecipato come difensore del Novara, i legali della Juve posero la loro attenzione su un presunto ritardo del procuratore federale per proporre il ricorso per revocazione. Quella eccezione, però, fu prontamente rigettata dalla corte con un’ottima motivazione”.

Ha poi risposto ad alcune domande:

Perché la penalizzazione inflitta alla Juve è stata di 15 punti? “Il -9 fu dato perché in quel momento sarebbe andata fuori dalle coppe europee, ma in quel momento… la corte ha inasprito la sanzione perché con due gare sarebbe rientrata nella corsa europea. Perciò si arriva a -15, altrimenti con due gare per la corte non sarebbe stato giusto”.

Come procede l’inchiesta sulla manovra stipendi? “Il procuratore ha chiesto una proroga perché vuole prima attendere l'esito definitivo del ricorso al Coni per poi fare il processo stipendi per determinare la pena e renderla afflittiva”.

Che ci dice sul caso Osimhen? “Il Napoli è stato prosciolto due volte, per poter agire contro il Napoli serve un ricorso per revocazione ma servono elementi nuovi, ma non verranno fuori credo. Quel procedimento è naufragato in origine, a meno di fatti nuovi dall'indagine di Napoli ma il fatto che abbiano chiesto una proroga di 6 mesi e fa intendere che non abbiano niente”.

Quando sono punibili le plusvalenze fittizie? “Il procuratore chiese al massimo ammende per una o due plusvalenze, quindi sporadiche. Quando non c'è un sistema, e soprattutto non ci sono confessioni tramite intercettazioni, sarà quasi impossibile condannare un club. La Juve è stata condannata perché ci sono confessioni, manoscritti, intercettazioni equiparate a confessioni".