Mario Giuffredi ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Tele A: “Sicuramente Di Lorenzo non vuole andare via perché è stato fischiato ieri. I fischi fanno parte del lavoro e vanno accettati. Vedo che dei giornalisti sono andati a prendere delle mie dichiarazioni passate in cui dissi che Di Lorenzo aveva firmato per restare a vita a Napoli, ed un’altra dichiarazione in cui ho detto che chi avrebbe lasciato Napoli è un vigliacco.

Ho detto queste cose e non le nego. Ma ho sempre contestualmente sottolineato che saremmo rimasti a Napoli solo se il club volesse, ma se questa volontà non dovesse sussistere io non sono tenuto a trattenere il giocatore a Napoli. Quando viene comunicato che in caso di offerta un giocatore viene poi ceduto, vuol dire che quel giocatore non viene ritenuto più indispensabile. Ciò non significa rinnegare il contratto.

A volte l'italiano non lo capiscono, o pensano che io parli a vanvera. Io interessi non ne ho, quando Di Lorenzo ha rinnovato non ho preso un euro. Penso di essere stato chiaro e chi vuole capire capisca. I fischi di ieri lasciano il tempo che trovano, anche se sono stati una brutta cosa. Io penso che i fischi di ieri, nonostante le cose che sono successe, il ragazzo non le meritava.

Di Lorenzo è un grande professionista, non sta a contestare la zona del campo dove va a giocare. È uno predisposto a fare tutto, il braccetto l'ha già fatto in tempi addietro. Ma lui non si addentra in queste cose che sono del pensiero tattico dell'allenatore, queste cose sono fuori discussione.

Io non ho mai pensato a soluzioni alternative, ero convinto che il capitano terminasse la carriera in Campania. Da quando è trapelata la notizia, sia io che Manna abbiamo ricevuto delle chiamate di club interessati al difensore".


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