Dopo tre anni dal suo ritorno Massimiliano Allegri andrà via dalla Juventus con un solo trofeo in bacheca, ovvero la Coppa Italia vinta ieri sera, meritatamente, contro l'Atalanta di Giampiero Gasperini.

Bottino magro per il club di Exor e per il tecnico più pagato della Serie A. Ma a colpire più di tutto è stata la sfuriata prostrata nel finale di gara, durante i festeggiamenti, ed infine in sala stampa, contro il direttore di Tuttosport, Guido Vaciago (come confermato dallo stesso). Segno di uno stress arrivato fino sopra la testa ed esploso al tramonto della sua avventura a Torino.

Se guardiamo a quest'anno, la Juventus ha fatto due campionati diversi: un girone di andata punto a punto con la corazzata Inter, un girone di ritorno da serie B. Cosa è successo nel mezzo?

Ed è qui che entra in gioco il Ds Cristiano Giuntoli, chiamato dalla Juventus per riproporre la politica che tanto è stata efficace a Napoli (ci provarono anche con Sarri per riproporre il gioco e con Higuain per la finalizzazione).

Che Giuntoli e Allegri siano ai ferri corti è il segreto di Pulcinella. Per quanto ci riguarda, senza voler intaccare la bravura del ds ex Napoli, sembra che la gestione di quest'anno sia stata al limite dell'imbarazzante. Del resto, se fai un mercato di gennaio conservativo (con Alcaraz, accolto come talento generazionale dai media amici) e depotenzi agli occhi di tutti la figura del tecnico, questi sono i risultati.

Allegri è esploso. In faccia a Giuntoli e a tutti coloro che gli hanno navigato contro. Forse sarebbe bastata chiarezza. Semplice, vecchia come il mondo, chiarezza.

Cristiano Giuntoli è un grande Ds. Con ogni probabilità il migliore in Italia. Non ha bisogno di certi sotterfugi soprattutto se alle spalle hai una società con un organigramma infinito. Saprà rifarsi nel prossimo futuro con il suo pupillo Thiago Motta e con il mercato, dove lui è un assoluto maestro.

Ma, nel contempo, il direttore ex Napoli, ha buttato alle ortiche una stagione che si stava prospettando molto interessante per la Juventus. Ed Allegri, appena ha potuto, non gliele ha mandate a dire.

Una cosa alla fine è certa: se questa storia fosse successa a Castel Volturno, ci sarebbe stata una rivolta di piazza. Contro sappiamo chi. Sarebbe stata un altro inciucio che avrebbe riempito una stagione già triste. Un altro argomento da trattare in conferenza stampa per mostrare schiena dritta.

https://youtu.be/FvB3Hk-YRAo?si=B2_P0qvC_VhNhCP5
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