La serie Meraviglie su Rai 1, racconterà Pompei in tutte i suoi aspetti

Per la rubrica "cultura campana", sarà Alberto Angela a proporci una Pompei come non l'abbiamo mai vista. Dalla storia che la caratterizza e la contraddistingue, agli scavi che l'ha resa nota in tutto il territorio nazionale, fino ad arrivare agli aspetti negativi che, come tutte le cose belle, possiede. «Pompei è così – dichiara l'antropologo - ti dà una carezza e poi uno schiaffo: ti prepara a un’emozione, per poi dartene un’altra, talvolta opposta». Sarà la serie "Meraviglie", in onda su Rai 1, che divulgherà più informazioni possibili sulla storia della città romana risalente a duemila anni fa. Nel corso delle riprese di questo format, chiamato "Pompei, le nuove scoperte", saranno trattati i nuovi ritrovamenti tornati alla luce, come: la splendida domus di Leda e il Cigno, l’atrio della casa nella Regio nona, quello con l’illustrazione di libagioni votive che richiamano la forma di una “pizza” ante litteram. Fino al percorso in anteprima lungo le passarelle sospese dell'insula dei Casti amanti (che riaprirà al pubblico martedì 28). Ciò che sarà una vera novità, è proprio il modo in cui verranno effettuate le riprese, dice Angela: un'unica ripresa che darà la sensazione allo spettatore di "camminare insieme a chi racconta", come se fosse una vera e propria immersione all'interno della città. La puntata inizia proprio così: il protagonista saluta il pubblico mentre viene inquadrato dall’alto. Durante l’itinerario incrocia i visitatori e, soprattutto, il personale del parco, incluso il direttore Gabriel Zuchtriegel, al lavoro. Infine, al termine del percorso, due autentici fuochi d’artificio di Pompei: la “casa degli amorini dorati” e la “casa dei Vettii”, quest’ultima riaperta recentemente al pubblico dopo un lungo restauro. Qui la magnificenza degli affreschi e dei giardini colonnati rivela l’opulenza degli abitanti di una delle zone più ricche della città. Splendidamente circondato dal “rosso pompeiano” il telespettatore avrà quasi l’impressione di partecipare a uno degli esagerati banchetti descritti da Petronio.

"Abbiamo fatto il teatro, è la prima volta in TV" - Alberto Angela durante un'intervista

Sarà una riproduzione senza interruzioni pubblicitarie che durerà circa due ore e mezza. Si tratta di una tecnica cinematografica ancora sperimentale ma che riuscirà sicuramente ad attribuire all'interno degli spettatori quella sensazione di partecipazione e coinvolgimento come mai fatto prima. Sarà lo stesso Alberto Angela a dare informazioni di come sono proseguite le riprese, mostrando un forte riconoscimento ed altrettanta gratitudine nei confronti dell'equipe che l'ha supportato: "Dato che si tratta di una ripresa dove è sempre “buona la prima”, nessuno poteva sbagliare: «Attorno a me c’erano 14 microfoni e un team di 50 persone che si nascondeva per non entrare nell’inquadratura». Il grande sostegno dello staff del Parco è stato fondamentale. «Mi premeva raccontarlo, sottolineando come sia un’equipe composta soprattutto da giovani e da donne, sempre dietro le quinte a lavorare per tutelare, valorizzare e scoprire questo sito unico al mondo". È girato tutto in piano sequenza, c’è questa telecamera che mi segue per due ore e dieci e facciamo qualche chilometro a Pompei fermandoci nei luoghi, nelle case, negli scavi, andiamo dove ci sono i cantieri e lì intervistiamo archeologi, studiosi e restauratori. Non era possibile sbagliare, è stato difficile per tutti, soprattutto per me.

L'esclusività nel visitare parti della città chiusa al pubblico

Nel corso della puntata di stasera, su Rai 1, verrà fatta visita anche a parti di Pompei che sono momentaneamente chiuse al pubblico (in totale 28, dieci di scavo e altri di restauro), verrà inoltre offerta la possibilità al presentatore di intervistare archeologi che ci stanno lavorando e che mostreranno cosa stanno trovando. Ci saranno inoltre delle riprese inedite di oggetti ritrovati dai lapilli che torneranno alla luce dopo quasi 2000 anni.